Messico: la legalizzazione è arrivata per via giudiziaria, ora serve una regolamentazione
La legalizzazione in Messico è arrivata per via giudiziaria, dopo che la politica, nonostante l’ultimatum ricevuto dalla corte Suprema nel 2018, non era stata in grado di approvare una legge definitiva. Ma manca ancora una vera e propria regolamentazione.
Dopo un rimpallo, durato anni, tra la Camera e il Senato messicani, la stessa Corte Suprema a giugno 2021 ha dichiarato l’incostituzionalità generale del divieto di coltivazione, detenzione e consumo di cannabis, che ora dovrà essere applicata anche in assenza di una legge che ne decida le modalità.
Grazie alla decisione della Corte i cittadini possono richiedere un permesso alla Commissione Federale per la Protezione contro i Rischi della Salute (Cofepris), il dipartimento della salute della nazione, per ottenere legalmente la cannabis. Con il permesso, gli adulti saranno autorizzati a possedere fino a 28 grammi (circa un’oncia) di cannabis per uso personale. La corte ha anche stabilito che gli adulti possono richiedere un permesso per coltivare e raccogliere piccole quantità di cannabis per uso personale.
E questa è la situazione attuale, con la Corte suprema che ha raccomandato al Congresso di legiferare per eliminare le incongruenze e generare un quadro giuridico per i consumatori di cannabis. Perché attualmente ci sono diversi nodi da sciogliere. Per la decisione della Corte, ad esempio, i maggiorenni potrebbero coltivare cannabis, ma il codice penale federale non è cambiato: penalizza ancora quelle stesse attività con sanzioni che vanno da 10 mesi a tre anni o più di carcere.
Come sottolineato su Filter nella pratica “la decisione della Corte Suprema ignora la necessità di una regolamentazione complessiva che permetta allo Stato di applicare tasse alle attività commerciali, che attualmente sono ancora criminalizzate con sanzioni penali. Trascura anche l’urgenza di un programma di amnistia per le migliaia di persone attualmente incarcerate con accuse di cannabis di basso livello, o ostacolate da precedenti penali per tali accuse”.
Quindi ora ci si aspetta che il Senato riveda il disegno di legge iniziale e lo armonizzi. Diventando il terzo paese al mondo a regolamentare l’uso di cannabis negli adulti, dopo l’Uruguay e il Canada, il Messico potrebbe passare dall’essere uno dei maggiori produttori illegali ad essere il più grande mercato interno legale del mondo. Bisogna vedere quale sarà la volontà politica.