Meno giovani in trattamento se la cannabis è legale
Il numero di adolescenti ammessi ai programmi per problemi connessi all’uso di cannabis, cala sensibilmente negli stati che l’hanno resa legale. Grazie ai dati federali forniti dal Centers for Disease Control and Prevention americano, sembrerebbe dunque crollare anche l’ultimo castello tenuto in piedi dalle bugie dei proibizionisti.
A dare notizia di questa ricerca ci ha pensato l’associazione Norml, che si batte da anni per una normalizzazione della cannabis, analizzando i dati contenuti nel rapporto Trends in Adolescent Treatment Admissions for Marijuana in the United States, 2008-2017, dove viene spiegato che: “I ricoveri per il trattamento degli adolescenti per la marijuana sono diminuiti nella maggior parte degli stati. Il tasso medio annuo di ammissioni per tutti gli stati è diminuito nel periodo di studio di quasi la metà, passando da 60 ammissioni (per 10.000 adolescenti) nel 2008 a 31 nel 2017″. Gli Stati in cui si è registrato il “più forte calo di ammissioni” sono stati tra quelli che hanno promulgato leggi di legalizzazione per l’uso da parte degli adulti.
Mentre nelle conclusioni si può leggere che: “Questa ricerca suggerisce che si sta verificando un precipitoso declino nazionale dei ricoveri per il trattamento degli adolescenti, in particolare negli stati che legalizzano l’uso ricreativo della marijuana”.
Secondo il vicedirettore di Norml, Paul Armentano, “questi risultati si aggiungono al crescente corpus di letteratura scientifica che dimostra che le politiche di legalizzazione possono essere implementate in modo da fornire accesso agli adulti e allo stesso tempo limitare l’accesso e l’uso improprio dei giovani”.
Dall’associaizone ricordano infatti un altro studio del 2019, pubblicato su JAMA Pediatrics, secondo il quale: “Coerentemente con i risultati dei ricercatori precedenti, non c’erano prove che la legalizzazione della marijuana medica incoraggiasse l’uso di marijuana tra i giovani. Inoltre, le stime riportate […] hanno mostrato che l’uso di marijuana tra i giovani può effettivamente diminuire dopo la legalizzazione per scopi ricreativi. Quest’ultimo risultato è coerente […] con l’argomentazione che è più difficile per gli adolescenti ottenere la marijuana, dato che gli spacciatori sono sostituiti da dispensari autorizzati che richiedono una prova dell’età”