Medium.com
Evan Williams è stato tra i fondatori prima di Blogger (poi acquisito da Google) e poi di Twitter (valutato in borsa lo scorso anno). Se c’è una persona che sa inventare nuovi strumenti per far girare la gigantesca e molto economica macchina dei contenuti spontaneamente e gratuitamente prodotti dagli utenti questo è lui. Perché anche la libertà di comunicazione sulle immateriali autostrade della rete ha bisogno dei suoi pastori.
Williams si è inventato svariati modelli e ora ci sta riuscendo di nuovo con Medium (www.medium.com), lanciato nel 2012 su piccola scala e ora utilizzato da decine di milioni di utenti, è una piattaforma di comunicazione meno frenetica del suo fratello maggiore cinguettante. Medium offre un’interfaccia pulita e un ambiente di lettura più minimale rispetto ad altri angoli della rete. Pensato per testi che hanno una vita anche oltre il breve ciclo delle notizie, inserisce un sapore quasi autorale che manca ad altre parti della rete. Se siete stufi dell’ipervelocità del web, forse Medium è il posto giusto dove rallentare il ritmo, trovando anche qualcosa di piacevole da leggere. Ottimo il meccanismo di curation dei contenuti, che si possono scovare attraverso liste tematiche prodotte dagli utenti normali, ma anche da uno staff editoriale che valorizza i contenuti migliori a seconda degli argomenti.