Meanwhile – A second to fly
“A second to fly” dei romagnoli MEANWHILE, era un album molto atteso, dopo il precedente e apprezzato “Choice” (Wynona Records), con il quale si erano imposti al grande pubblico.
Recensire il CD mette in crisi, perché va ascoltato diverse volte; il voto finale è il compromesso tra l’eccezionale qualità del prodotto, con suoni e arrangiamenti da “main” band americana, e la pochezza di spunti e contenuti che mi sono rimasti alla fine di tutto. Forse sono io più esigente o sono loro che si sono limitati semplicemente a ripete un secondo “Choice”. Detto questo però devo ammettere che questi 40 minuti scarsi che compongono “A second to fly” scorrono via piacevolmente e senza intoppi, trascinati da una sezione ritmica di altissimo livello (il battersita è Pinna degli Hormonauts) sempre ben spalleggiata da una voce delicata e melodica. Difficile dover scegliere dei “singoli” da citare, anche se “Elle” e “Castel without windows” sono quelli che rimangono impressi fin dal primo ascolto.
Se vi piacciono “keep them confused” o “hard rock bottom” degli NO USE FOR A NAME, questo disco fa per voi, altrimenti…
Un peccato per le esibizioni live, limitate a Pinarella di Cervia e Rimini. Un’altra piccola pecca per una band che avrebbe tutte le qualità per farla da padrona su tutti i palchi d’Italia e Europa.