Matavenero, il villaggio hippie nel nord ovest della Spagna
Da oltre trent'anni il villaggio nel nord ovest della Spagna è il simbolo di uno stile di vita alternativo, dove autosufficienza e felicità arrivano sempre a piedi
Un antico villaggio di montagna iberico abbandonato e disabitato ricostruito mattone dopo mattone grazie alla tenacia di un gruppo di volontari. Questo è Matavenero, a un’ora di distanza da Leon, nel nord ovest della Spagna.
Oggi il villaggio conta circa 70 residenti stabili e ha un’identità propria, autonoma e affermata avvicinabile a quella hippie, come la filosofia di coloro che lo riportarono in vita.
Dopo l’abbandono del villaggio originario avvenuto alla fine degli anni Sessanta, nel 1987 un piccolo gruppo di persone provenienti da diversi paesi si stabilirono qui desiderosi di vivere in modo autosufficiente, ecologico e in armonia con la natura.
A loro si deve la ripresa della vita nel villaggio e la fondazione di una eco-comunità dedita alle attività agricole e al piccolo commercio.
Essendo posizionato a mille metri di altitudine, tra i costoni di un’alta e scoscesa montagna, Matavenero è accessibile solo tramite una ripida e tortuosa stradina non adatta al transito di auto o altri veicoli.
Ciò farebbe pensare che si tratta di una comunità isolata, fuori dal mondo, ma non è così: il villaggio è un ente locale autonomo riconosciuto dal governo spagnolo, dotato di un centro per le assemblee cittadine, un panificio, una scuola alternativa per l’educazione dei bambini, un piccolo bar-ristorante e un emporio. Il centro del villaggio è composto da una dozzina di edifici di proprietà pubblica e privata, tutti realizzati in pietra o materiali riciclati.
I bambini frequentano la “Scuola Libera” con un insegnante parte della comunità. Non c’è televisione qui, ma c’è musica a tutte le ore. Non ci sono strade, ma sentieri. Non c’è elettricità, ma c’è l’energia solare. Non ci sono macchine, ci si muove a piedi o in bicicletta. Gli abitanti non hanno comodità, ma hanno case con vista sulle montagne.
A Mataverno non ci sono regole, a parte il divieto di bere alcolici. Il principio alla base della convivenza è la libertà personale e il senso di responsabilità verso la comunità e l’ambiente che la ospita. Puoi vivere qui in totale autonomia fintanto che puoi mantenerti. C’è un sacco di terra libera da trasformare in un orto per coloro che lo desiderano.
Matavenero, inoltre, è gemellato con Poibueno, un piccolo villaggio-sorella ubicato 2 km a sud sulle sponde di un fiume, anch’esso autonomo e gestito dalla popolazione locale. Entrambe le comunità hanno sposato un’identica filosofia di vita comune, improntata alla cooperazione e alla solidarietà reciproca, e soprattutto, all’amore per la Madre Terra.