Marocco, colori e profumi
Come posso descrivere il Marocco? Il Marocco ha catturato l’immaginazione dei viaggiatori per migliaia di anni. Con la sua vivace mix di cultura berbera, araba e africana, la sua bellezza naturale mozzafiato, i suoi palazzi decorati e le fortezze nel deserto austero, il Marocco è spesso descritta come una terra di contrasti. Un paesaggio epico, con gente amichevole e accogliente, il cui stile di vita è assai diverso dal mio. Il Marocco è un paese incredibile. Uno dei posti più belli che io abbia mai visitato, una destinazione che sarà sempre tra le mie preferite fino a quando ci saranno ancora strade e villaggi che non ho ancora “scoperto”. Amo il Marocco e tutto ciò che ha da offrire, sia che cerchiate mete di interesse turistico o villaggi solitari in mezzo alle montagne, questo è il paese che dovete visitare.
Ho iniziato a viaggiare in Marocco nel 2007 e da allora ho visitato il paese più di 3 volte. Ogni qualvolta riesco a prendermi del tempo libero dal lavoro, vengo qui a godere di questa cultura completamente diversa dalla nostra, del cibo, dei paesaggi e naturalmente il deserto del Sahara. Questo paese detiene il record di essere uno dei paesi più visitati in tutta l’Africa, ma nonostante questo rimangono ancora alcuni luoghi incontaminati. Al contrario di quello che si possa pensare, il Marocco è uno dei posti più sicuri per viaggiare. Spesso le persone pensano che essendo un paese musulmano, ci sia il rischio di essere rapiti, derubati o che i marocchini provino a comprare le nostre donne in cambio di cammelli, ma in realtà sono solo vecchie leggende. Se facessimo un confronto con il nostro tasso di criminalità ci accorgeremmo che il Marocco è molto più sicuro di altri paesi europei. Il Marocco continua a sorprendermi. E’ un paese affascinante per la grande quantità di paesaggi mutevoli, di montagne con diverse forme, colori. In Marocco coltivano una grande varietà di cibo e spezie che poi vengono venduti nei mercati i cosiddetti “Souk” posizionati all’interno delle “medine”, antichi borghi circondati da mura, che sono la caratteristica di quasi tutte le città marocchine. Le immagini e i suoni dei mercati sono proprio come li immaginavo – colorati e profumati – mucchi di spezie, olive, fagioli e pasta e tessuti ovunque. I cibi principali in Marocco sono oltre al noto couscous composto da farina di semolino cotta al vapore in un brodo aromatico di carne e verdure, il tajine, un misto di carne e pollame che prende il nome dalla pentola nel quale la carne viene cotta e il mechoui, piatto di agnello cotto sui carboni ardenti che viene servito tradizionalmente durante il festival Aid al Kebir che ha luogo alla fine del Ramadan.
La bevanda nazionale invece è il tè con le foglie di menta, che solitamente viene servito a tutte le ore nei bar all’aperto o alla sera nelle grandi terrazze sul tetto che sono presenti in tutte le case marocchine, dove ci si sdraia per dormire nelle serate più calde o dove di giorno vediamo appesi i panni ad asciugare. L’artigianato diciamo che è la maggiore fonte di guadagno del Marocco, nei mercati si possono ammirate magnifici tappeti tessuti a mano di qualità eccellente. Il pellame sapientemente lavorato viene utilizzato nella produzione di pouf, borse, cinture, coperture per libri e camicie in pelle scamosciata. Fra i souvenir maggiormente diffusi ci sono poi le babouches, le caratteristiche scarpe a forma di pantofola, a punta davanti e aperte sul tallone. L’intarsio nel legno è un altro elemento fondamentale dell’arte marocchina, assai utilizzato nell’architettura. Un esempio della minuzia degli artigiani è dato dalle Masharabyya, i pannelli in legno traforato di cui le donne si servono per poter guardare dalle case senza essere viste.
Ho scoperto che per viaggiare in Marocco spesso conviene servirsi dei mezzi pubblici, così da poter girare senza preoccupazioni. Inoltre in questo modo si riesce a godere appieno del paese e scoprire i villaggi o le montagne inesplorate che di solito con le agenzie turistiche o in auto non si riescono a raggiungere. Tra i luoghi che ho visitato credo che Marrakech sia stata una delle città più mistiche che abbia mai visto. La piazza principale, Djem el Fnaa, è sempre affollata da arabi, africani e berberi che di notte si riuniscono con gli incantatori di serpenti, cantastorie, acrobati e venditori ambulanti. Ci sono lunghe file di bancarelle che vendono ogni sorta di cibo e lungo un lato della piazza c’è una lunga fila di bancarelle che vendono succo d’arancia. E’ un’esperienza magica! Un altro luogo affascinante è Fes o Fez la più antica città imperiale del Marocco che possiede la più grande medina e il più grande souk in tutto il mondo. Ci si perde in questo labirinto medievale di 10.000 vicoli, una città famosa per i suoi edifici i suoi mercati e le sue moschee, uno dei centri più attraenti di tutto il mondo islamico. Il fascino della medina di Fes non sta solo nel suo intrico di vicoli ma anche nei tesori in essa nascosti.
Tra le altre città del Marocco, come non ricordare Agadir, forse la più popolare spiaggia del Marocco, Tangeri per la sua posizione solitaria sullo Stretto di Gibilterra e Casablanca, la più grande città del paese, ed anche il suo porto principale, una città moderna anche se non vanta un particolare patrimonio storico-artistico o ambienti particolari che la mettano al pari delle altre città marocchine. È sostanzialmente una metropoli moderna in cui accanto ai grandi palazzi di architettura moderna sorgono gruppi di piccole abitazioni. Chefchaouen, una meravigliosa cittadina blu sulla collina. La città e’ un tipico mercato a cielo aperto dove si possono trovare oggetti di artigianato introvabili nel resto del Marocco, come mobili, opere d’arte e sopratutto vestiti, i dintorni della città sono inoltre famosi per la produzione di marjiuana. Riguardo a questa “produzione” c’è da dire che nonostante il sovrano, capo religioso del paese, capo politico e capo delle forze armate, sostenga che bisognerebbe passare ad un’agricoltura più europea, n linea con le leggi,e quindi vorrebbe proibire la coltivazione, la popolazione continua lo stesso a produrre marijuana, in quanto la vendita è una delle maggiori fonti di profitto del paese. La città di Chefchaouen e’ totalmente blu, le case sono blu, i muri della citta’ sono blu, una tradizione che proviene dalle popolazioni ebree.
Non può assolutamente mancare da visitare il deserto del Sahara; si estende in tutto il Nord Africa ed è grande quasi quanto gli Stati Uniti, ma è composto solo dal 25% di sabbia. Il resto è fatto di colline vulcaniche, rocce e pianure di ghiaia e la vegetazione ospita circa 300 specie di uccelli ed animali come manguste, serpenti, sciacalli, lepri, caprioli, volpi e persino babbuini. Direi che il sistema migliore per visitare il deserto è preferibilmente sul dorso di un cammello e fermarsi per un paio di giorni a dormire sotto le stelle.
Una terra di deserti, palme da dattero, grandi montagne, e mare fantastico, il Marocco è una destinazione di vacanza che ha tanto da offrire. Una vacanza per tutti dagli amanti della natura agli appassionati di storia, dai surfisti, ai viaggiatori esigenti, tutti possono apprezzare una paese così accattivante, una terra che chiede solo di essere esplorata. Così vicino all’Europa, ma così lontano dal nostro mondo,un paese mistico, misterioso e magico, il Marocco è in grado di fornire un’ esperienza veramente indimenticabile. Un viaggio che riempie il cuore, un viaggio fatto di sorrisi, di colori e profumi indescrivibili.
a cura di Martina