La marijuana medica censurata al Super Bowl
La CBS ha respinto una pubblicità televisiva durante il Super Bowl che sosteneva la legalizzazione della marijuana medica ed era sponsorizzata da una delle più grandi compagnie di investimento del settore.
La cannabis medica è ora legale in 33 paesi degli Stati Uniti e l’amministrazione Trump, pur non facendo alcuna mossa per depenalizzare la marijuana a livello federale, non ha mostrato alcun interesse nel far rispettare gli statuti esistenti che avrebbero influenzato l’industria in rapida crescita.
Ma la situazione legale complessa ha portato la CBS a rifiutare la pubblicità di Acreage Holdings durante la partita del 3 febbraio tra New England Patriots e Los Angeles Rams.
“Siamo delusi dalla notizia, ma in qualche modo non sorpresi”, ha detto il presidente George Allen alla CNN. “Tuttavia, abbiamo sviluppato l’annuncio nello spirito del servizio pubblico”.
Scott Greiper, il presidente di Viridian Capital Advisors, uno dei maggiori consulenti per gli investimenti nella cannabis, ha affermato che l’ingannevole status legale della marijuana: “Fa sì che grandi aziende come la CBS si preoccupino di promuovere una sostanza illegale dal punto di vista federale”, sottolineando che: “E’ un atteggiamento prudente, ma le loro preoccupazioni sono legittime”.
Acreage Holdings è uno dei maggiori attori nel mercato statunitense e ha una visione dichiarata “nel potere della cannabis di curare e cambiare il mondo” e una missione per portare “cannabis sicura ed economica a tutti coloro che ne hanno bisogno”.
Acreage, che ha un valore di oltre 2,4 miliardi di dollari, voleva trasmettere la pubblicità, che sarebbe costata 5 milioni di dollari per uno spot di 30 secondi, per creare una campagna in difesa della cannabis terapeutica e intervenire così nel dibattito. La notizia del rifiuto intanto ha fatto il giro del mondo, garantendo all’azienda un’ottima pubblicità a costo zero.
Il Super Bowl è l’evento pubblicitario di più alto profilo al mondo in cui aziende si danno battaglia per aggiudicarsi gli spot che saranno visti da un vasto pubblico a livello internazionale. La partita dell’anno scorso ha attirato 103,4 milioni di telespettatori.
E l’America non è nuova a questo tipo di iniziative. Dopo la legalizzazione in California c’è stata una delle più grandi campagne pubblicitarie sul tema con slogan come “Sorridi, è legale”, “Rilassati, è legale” e ancora, “Guarisci, è legale”. Mentre a fine 2017 i coltivatori canadesi di canapa avevano creato uno spot per la tv elencando le potenzialità ambientali ed economiche di questo vegetale.