Mango e sale
Devo ammetterlo. Ho una passione per le birre strane. Ogni volta che ne incontro una, ci casco irrimediabilmente. Può essere un ingrediente esotico, un metodo di fermentazione alternativo, o semplicemente un colore atipico. Siccome ho un approccio piuttosto empirico alle birre ho la fortuna di non farmi problemi a bere birre verdi (la Fantome Magic Ghost con il tè verde è superba), rosso lambrusco (tutte le varie kriek, framboise e con frutti di bosco) o anche inchiostro (ricordo la Hardknott Squiddy col nero di seppia). E, guarda caso, proprio tra le fila delle birre prodotte da uno dei birrifici appena arrivati, c’è una stupenda e psichedelica Moroccan Gose di White Frontier, di Martigny, nei monti Svizzeri.
Quando la si versa nel bicchiere, ci si chiede se il publican non abbia sbagliato e ti abbia servito un succo di frutta. Questo perché la polpa di mango, che fa da base a questa Gose con sale marocchino (quindi piuttosto dolce), rende tutto arancione acceso. Il sapore è piacevolissimo: la frutta fermentata e pastosa del mango viene “sgrassata” dalla sapidità e dalla citricità del corpo, perfettamente in equilibrio con la carbonazione leggermente invasiva ma che lava la lingua. Le parti dolci spariscono in fretta, lasciando astringenza e un leggero salato che non stanca. Perfetta per la spiaggia… Cheers!
Michele Privitera
Titolare de “Il Pretesto Beershop” di Bologna