Mandarino meccanico, la black Ipa dal sapore di agrume
Tra tutti gli stili di birra, forse le India Pale Ale sono quelle che hanno visto più variazioni sul tema. Forse perché hanno una base abbastanza neutra, data dal malto Pale (che dona sapore di cereale), e sono caratterizzate dal luppolo in bollitura (che dona amarezza) e in fermentazione (anche detto dry hopping, che dona aroma). Così mentre nel secolo scorso esistevano principalmente IPA in stile inglese, ossia un po’ ambrate e dai sentori erbacei o terrosi, o americane, più chiare e profumate per l’uso di luppolo USA, in questi ultimi dieci anni sono nate nuove interpretazioni. L’elenco è molto lungo: session IPA, dal grado alcolico basso; sour IPA, dal sapore acidulo; New England IPA con lievito Vermont e avena; pastry IPA, con vaniglia e lattosio; Tripel IPA, dal tenore alcolico altissimo; fruit IPA dai sapori tropicali. A me piacciono invece soprattutto le Black IPA, ossia birre scure con uso di malti tostati e luppolate appunto come una IPA, spesso sul lato resinoso e agrumato.
La Mandarino Meccanico di Birra di Mezzo, progetto di Francesco, gypsy brewer presso Busa dei Briganti (PD) è una stupenda black ipa, dal colore impenetrabile, con malto e segale, a cui è stata aggiunta buccia di mandarino e una luppolatura di Chinook, Centennial e Mosaic, che rende la bevuta cremosa, agrumata e fresca, nonostante il corpo deciso e il grado non basso (6°).
Davvero un’ottima birra, di carattere, che non rinuncia alla facilità di bevuta. Cheers!
A cura di Michele Privitera