Malta: apre ufficialmente la prima associazione cannabica
L'apertura della prima associazione cannabica a Malta è un vero successo. Sono più di 150 i membri registrati, entusiasti di acquisire legalmente la propria cannabis
“La prima associazione cannabica per la riduzione del danno è pienamente operativa“. La comunicazione ufficiale arriva dall’ARUC di Malta, ente responsabile dell’iniziativa e del rilascio delle licenze necessarie.
Licenza rilasciata a fine ottobre 2023 alla KDD Society, che, dopo aver superato con successo tutti i test obbligatori per assicurare la qualità dei prodotti, “ha iniziato a distribuire cannabis ai membri adulti”.
I test includevano: “Il profilo dei fitocannabinoidi, l’analisi dei microrganismi, la conta dei batteri, dei lieviti e delle muffe, le micotossine, l’analisi delle tracce e dei metalli pesanti, l’attività dell’acqua e il contenuto di umidità, nonché la presenza di sporcizia e di sostanze estranee”.
Infine, l’Autorità si è detta “soddisfatta” degli obiettivi raggiunti, in quanto, a meno di un anno dalla definizione delle regole per le associazioni, la prima di questa ” ha iniziato ad operare in modo altamente regolamentato sulla base di un approccio che mira alla salute pubblica e alla riduzione del danno”.
LA PRIMA ASSOCIAZIONE CANNABICA DI MALTA È UN SUCCESSO
Più di 150 associati in appena due giorni. A confermarlo è Kenneth Ellul, Presidente della KDD Society di Attard. “L’affluenza è stata fenomenale – E ancora – Sembra surreale. Non avrei mai pensato che sarebbe stato possibile fornire questo tipo di servizio a Malta”.
La licenza permette all’associazione di accogliere fino a 250 membri, ciò significa che i posti disponibili sono quasi del tutto esauriti. “I membri che sono venuti erano entusiasti di poter acquistare della cannabis legale e regolamentata”, ha dichiarato Ellul.
L’associazione offre attualmente solo 5 varietà di cannabis, le cui percentuali di THC vanno dall’11 al 17%. E tra gli associati finora registrati si contano più uomini che donne, dai 18 ai 76 anni. Dei più anziani solo la metà aveva una licenza medica, tutti gli altri lo hanno visitato per scopi esclusivamente ricreativi.
Ricordiamo infine che per iscriversi ad un club è necessario essere residenti a Malta, quindi le attività non sono aperte ai turisti, almeno per ora.