Magaupload.com è stato chiuso per violazione del copyright
Dopo circa 24 ore dallo sciopero di internet i procuratori federali della Virginia chiudono il sito megaupload.com. La compagnia è stata accusata di violazione del copyright e delle leggi anti-pirateria.
L’FBI ha arrestato il fondatore di Megaupload, Kim Schmitz, e altri sette membri dello staff tutti con le medesime accuse. I responsabili rischiano 50 anni di carcere.
Questa vicenda ha provocato una perdita di oltre 500 milioni di dollari alla compagnia e inoltre ha creato disagi a tutti gli utenti che utilizzavano il servizio di megaupload e megavideo. Infatti molti rapper, ma non solo, lo utilizzavano per condividere mixtape, album, EP e quant’altro e molti nella giornata di ieri si son visti cancellare tutti i propri lavori caricati.
La risposta alla chiusura di Megaupload, annunciata su Twitter come#OpMegaUpload, è subito arrivata anche da parte di Anonymous che ha attaccato e reso irragiungibili i siti del dipartimento di Giustizia statunitense, della casa discografica Universal, della Recording Industry Association of America (Riaa) e della Motion Picture Association of America (Mpaa).
Ma prima di fare qualsiasi considerazione bisogna leggere i capi d’accusa. I suoi titolari non sono stati arrestati per semplice file sharing di materiale sotto copyright, ma perché lo utilizzavano a scopo di lucro. Stiamo parlando di gente che s’è fatta cinque Mercedes AMG e decine di milioni di profitti con Megaupload.
E ora? Sicuramente dimenticheremo presto Megaupload, perché ci sono tanti altri siti e aziende che offrono lo stesso servizio. Questo invece potrebbe essere il momento adatto per iniziare a riflettere sul futuro del copyright…