Viaggi e avventure

Madeira, giardino galleggiante

Portugal-Madeira

“L’isola dei fiori”, “il Giardino galleggiante” oppure “L’isola della primavera”: per l’isola Portoghese di Madeira ci sono diversi nomi. Situata nell’atlantico, a circa 1000 km a sud di Lisbona e a 600 km a ovest del Marocco; l’isola è di origine vulcanica, e insieme a Porto Santo e a isolotti brulli e disabitati costituisce l’omonimo arcipelago.

Il clima si divide in piovoso nella parte nord e quasi sud-tropicale a sud con temperature miti tutto l’anno: in estate variano dai 25° ai 35° e in inverno non scendono mai sotto i 10°.

Le cittadine e i paesi dell’isola, che misura 57 Km di larghezza per 22 di lunghezza, si sono sviluppati prevalentemente lungo le coste. La parte centrale è montuosa, dominata da imponenti boschi, con poche case isolate e piccolissimi paesi. Buona parte delle coste è a strapiombo sul mare, con scogliere profonde fino a 4000m.

La capitale è Funchal, così chiamata dai primi esploratori portoghesi, che vi trovarono vaste distese di finocchio selvatico. La città conta circa 45.000 abitanti, includendo anche il circondario si arriva circa a 100.000, ovvero il 40% della popolazione totale.

Funchal si trova in un’idilliaca baia nel sud dell’isola, e si estende a terrazzamenti sui pendii retrostanti; di notte la città illuminata regala una splendida vista. C’è molto movimento durante il giorno, e la sera prevalentemente solo nei weekend. Fin dal mattino si anima di persone, in giro per acquisti nei piccoli negozi, nei centri commerciali (si, si intravedono tracce di globalizzazione anche da queste parti). La città invita alla scoperta dei suoi piccoli ma curatissimi parchi, e a percorrere le strade del centro tra una moltitudine di piccoli bar, caffè e ristoranti. Molti i banchi di strada, che vendono frutta fresca, fiori e souvenir, affiancati da curiosi gruppi di persone anziane che giocano a carte… stranamente ovunque tranne che seduti ad un tavolo.

La popolazione locale si è rivelata molto gentile e disponibile. Abbiamo anche incontrato un gruppo di ragazzi i quali hanno molto apprezzato Dolce Vita!

La capitale è molto informatizzata. Ci sono diversi punti di accesso a internet in modalità wi-fi sparsi per la città. Non mancano comunque gli internet cafè, dai costi davvero irrisori. La zona della città vecchia è piena di piccoli ristoranti dove è possibile gustare le specialità di pesce (il più diffuso è il barracuda) e scegliere tra i pregevoli vini madeirensi.

Dal porto partono traghetti per Porto Santo, barche per l’osservazione di balene e delfini, e tour dell’isola a bordo di catamarani o della caratteristica “Santa Maria de Colombo” (riproduzione della caravella originale di Colombo). Di fronte al porto si estende il lungomare della città, in centro ha sede il coloratissimo “Mercado dos Lavradores” e a nord il Giardino Botanico della città.

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La funivia cittadina porta a Monte: è conosciuta per le tradizionali discese attraverso il paese a bordo di slitte di vimini, guidate da dei pazzi individui in tipici abiti bianchi e cappelli di paglia (le strade del paese sono comunque aperte al traffico); è inoltre apprezzata per il giardino botanico “Monte Palace Tropical Garden” dove convive una ricca collezione di palme, cactus, ulivi millenari, piante tropicali, indigene e sudamericane. All’interno è stato creato un giardino orientale con pagode, canali, ponti e vialetti in stile giapponese, laghetti con carpe koi e uccelli acquatici. All’ingresso, un museo di tre piani ospita opere d’arte provenienti dall’Africa.

La rete di trasporti pubblici ha dei costi contenuti e permette di spostarsi agevolmente in città e nelle località adiacenti; per esplorare tutta l’isola, come dicevamo montuosa (al massimo 10% di superficie pianeggiante), è necessario noleggiare un’auto. Negli anni ‘90 è stata costruita l’autostrada, con diversi tunnel e ponti, che hanno portato praticità negli spostamenti ma “cementato” un po’ l’ambiente. A chi volesse godere di angoli nascosti e splendidi panorami con scogliere a picco sul mare, consigliamo di prendersi del tempo e percorrere le vecchie strade, comunque ancora in buono stato.

Viaggiando verso ovest, si arriva a Camara de Lobos, che prende il nome dai leoni marini che vivono nella zona, i quali stanno prevalentemente nascosti: è infatti molto raro avvistarne uno. A poca distanza si vede Cabo Girao, la seconda scogliera sul mare più alta al mondo, ai piedi della quale si trova il cosiddetto Faia dos Padres, la “Terra dei sacerdoti”. Vi si produce il miglior Vino Madeira (un vino liquoroso molto simile al Marsala). Fino al 1998 era raggiungibile solo dal mare, mentre oggi è in funzione un ascensore panoramico in vetro.

Più a ovest, attraversando piccoli borghi di pescatori ed estese piantagioni di banane, si arriva a Calheta, dove si trova l’unica spiaggia di sabbia all’interno di un’insenatura, entrambe artificiali e un porto turistico che offre diverse attività sportive. Poco distante, Paul do Mar, altro paradiso del surf. In questa baia si formano onde che possono raggiungere diversi metri d’altezza: i surfisti in mare completano il quadro di questo fantastico spettacolo naturale. Il piccolo borgo ai piedi di un ripido strapiombo, è sempre stato piuttosto isolato e solo dalla fine degli anni ‘60 è raggiungibile via terra. Prima di allora l’unica via era il mare. Paul do Mar è il centro ittico più importante dell’isola, e ovviamente i migliori ristoranti con specialità di pesce a Madeira si trovano qui.

Strette e tortuose stradine attraverso i boschi ci conducono fino a Porto da Moniz, il punto più a nord dell’isola. Dal lungomare si estende un paesaggio di enormi scogli, all’interno dei quali sono stati costruiti un ristorante e un acquario (che vale la pena di visitare). Poco oltre, si trova un complesso di piscine naturali, contornate da bizzarri cumuli di scogli di lava, piene di acqua cristallina che le maree provvedono sempre a fornire (pesci compresi). Luogo ideale per rilassarsi al sole, fare il bagno e godersi la bellezza dell’ambiente e del mare che scarica la sua forza contro gli scogli.

Più a est, a Sao Vicente, ha sede il centro di vulcanologia, che offre uno sguardo sulle origini dell’isola e visite guidate attraverso grotte vulcaniche formatesi 400.000 anni fa nella fase di scarico della lava verso il mare alla fine delle attività: misurano circa 1 km, di cui solo 700 m percorribili.

All’interno dell’isola i fitti boschi nascondono diverse bellezze naturali: Pico do Arieiro (1818m) e Pico Ruvio (1861m), le montagne più alte dell’isola. Curral das Freiras si trova in una profonda valle a mille metri d’altezza, costruito ai tempi delle incursioni dei pirati, quando gli abitanti della costa si spostarono in cerca di una posizione ben protetta. Oggi è conosciuto per le sue specialità gastronomiche a base di castagne. La ricchezza di verde e di boschi invita a escursioni lungo i sentieri che si snodano da una parte all’altra dell’isola; particolarmente apprezzati sono quelli nei pressi di Levadas (che ha un sistema di cascate artificiali). A Camacha l’attività tradizionale è l’arte dell’intreccio di vimini: vengono costruiti oggetti di qualsiasi tipo.

Nella piazza principale si trova uno di questi laboratori, che funge anche da negozio, e mostra d’esposizione per composizioni particolari ed artistiche. Santana, a nordest, è una piccola località dichiarata di recente dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità. Il merito va alle tipiche case tradizionali, piccolissime abitazioni fatte di pietra, con un tetto di paglia che arrivava al pavimento. Ancora oggi alcune sono abitate, ma la maggior parte sono state ristrutturate a beneficio dei turisti.

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La punta più a est di Madeira, Ponta de Sao Lourenco, è un’arida penisola di colline di rocce sul mare. Da sempre pressoché disabitata, è diventata una riserva naturale. Un’escursione attraverso questo paesaggio roccioso offre una vista sul mare aperto, sul resto dell’isola e nelle giornate limpide anche dell’isola Porto Santo, che dista 70 km. Ai piedi di questo paesaggio si trova Canical. Ospita il museo della caccia alle balene dal 1981 (anno dell’interruzione delle attività di caccia), il porto commerciale e la zona Franca di Madeira.

Circa 3 km più a sud si trova Machico, la seconda città dell’isola in ordine di grandezza e la più interessante a livello storico: i primi esploratori portoghesi approdarono proprio in questa baia; qui vi sono le chiese più antiche e due fortezze utilizzate ai tempi delle incursioni dei pirati. Tornando in direzione Funchal si attraversa Santa Cruz, un paesino di pescatori, un piccolo mercato e una spiaggia (di sassi) costeggiata da palme e barche in secca. Vicino si trova l’aeroporto dell’isola, ampliato nel 2000.

La pista di 2781m, costruita sul mare per mezzo di piloni e lastre di cemento, permette anche il traffico di grandi aerei. In caso di voli di linea dall’Italia, occorre mettere in conto uno scalo a Lisbona, ma trascorrere un periodo di vacanza su quest’isola, magari in un periodo fuori stagione… ne vale davvero la pena.

a cura di Evelin & Maurizio

Info utili: http://www.madeira-web.com



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