Mad: tekno e basta!
Madkore artista bolognese di adozione calca la scena underground ormai da diversi anni, fa parte di Tribe Unitz e propone hardtekno e musica sperimentale a 360°. Promotore della Scuderia Katshuto, etichetta indipendente, si sposta tra il writing, la musica in dj set e la produzione. Un talento da tenere d’occhio!
Il “fenomeno” tekno come si è evoluto negli anni in Italia?
Noi generazione del 1980 abbiamo visto i party degli albori che spesso venivano organizzati dalle prime tribe cioè, Spiral, Kamikaze, Sound Conspiracy, Network23 (le tribe del momento francesi) che ricordiamo come tekno old-school. Quel genere ha subito parecchie innovazioni negli anni e con l’avvento delle nuove frontiere tecnologiche tipo groovebox di ultima generazione che tra un po’ fanno anche il caffè, multieffetti in real-time che funzionano con la pressione delle dita, interfacce che controllano mixer digitali da esterno a computer. Tutte queste “modifiche” hanno portato un’altra generazione ad avvicinarsi ai tekno-party ovvero la generazione della tekno new-generation. Visto che il mondo e le tecnologie vanno avanti bisognerebbe prendere in mano la situazione e ammettere che è degenerata, parlo della new-generation che prevalentemente preferisce sfondarsi a merda e musica veloce. Questo è il futuro dei tekno-party. Lo si nota dal solo fatto che abbiamo cominciato a portare la tekno anche nelle discoteche.
Inoltre dopo il teknival di Pasqua (pasquatek 08) dove è morto l’ennesimo ragazzo direi che parecchie tribe hanno deciso di prendere una pausa di riflessione per quello che riguarda l’organizzazione di altri party. Molti ragazzi oggi puntano a devastarsi senza ritegno finendo così col mancare di rispetto agli altri. Spesso perchè sono persone che non hanno vissuto il “principio” come noi (una vena di unione, compagnia e divertimento senza fini di lucro) e utilizzano la festa per fuggire dalla vita di tutti i giorni che li demotiva, non che questa motivazione sia totalmente negativa ma non è più la stessa cosa.
Parlaci della scena italiana…
A prescindere dal fatto che in questo periodo ci sono poche feste illegali a differenza dell’estero dove le leggi statali a riguardo sono abbastanza tolleranti, devo dire che la scena italiana è ancora attivissima, alimentata dalla gente che ci crede e si sbatte sia in locali che in centri sociali per mandare avanti le proprie idee e progetti mantenuti vivi dalla voglia di non fermarsi davanti a stupide istituzioni statali.
Siamo in un periodo in cui in Italia cominciano a uscire le prime produzioni e collaborazioni con diversi artisti europei del movimento hardtekno, molti dj italiani si sono spostati anche verso altri generi musicali ma mantenendosi sempre nell’underground tipo Joel Suburbass col progetto Metal Pussy e X-tech col nuovo album degli Okupe che nonostante sia differente dall’hardtekno mantiene sempre quella impronta sonora.
Quali sono i tuo progetti futuri?
Al momento sto lavorando a un disco autoprodotto in collaborazione con Bruyant dei Violent Orkester, saranno 4 track 2 hardtekno e 2 frenchcore, in uscita a giugno. Le prime 500 copie saranno distribuite per vedere come “vanno” dopodiché si ritornerà in studio per un singolo a testa. Lo abbiamo già promosso alla serata del 19 Marzo al Kindergarten di Bologna dove come ospite c’era Maissouille dei CO2. Rimane il fatto che questo progetto è sperimentale e per ora non ha un etichetta vera e propria..
Sappiamo che hai un’etichetta. Perlaci di questo tuo progetto…
L’etichetta al momento la stiamo spingendo di più all’interno di serate tranquille come locali, circoli arci, serate di musica elettronica sia in club più tranquilli che in centri sociali. La Scuderia Katshuto tratta in genere musica sperimentale dal genere ambient verso la nuova frontiera dell’elektro e dell’evoluzione dei suoni.
Secondo te quanto influisce la presenza delle droghe alle serate sul numero di partecipanti? Le persone sono spinte ad andare alle feste per la musica o per il divertimento?
Penso che questa nuova generazione vada alle feste sia per la qualità musicale che può trovare (che spesso è meglio di quella che si trova in club o disco), sia per la durata delle feste e infine anche per la presenza di droghe. Spesso succede che abusandone ci siano gravi conseguenze e questo è colpa anche dei messaggi che ultimamente sono scomparsi dalle feste, ovvero Drop In e Chill Out che una volta esaminavano quello che prendevi e ti aiutavano a capire.
Mr Tony Sunshine