L’ultima centrale a carbone del Portogallo chiuderà entro l’anno
Nei giorni scorsi si è spenta definitivamente la centrale a carbone di Sines, che negli anni ’90 era arrivata a fornire circa un terzo dell’energia consumata in Portogallo. Per l’unica altra centrale a carbone rimasta in attività, a Pego, la chiusura è invece prevista per novembre 2021.
“In quattro anni, il Portogallo è passato dall’avere una strategia approssimativa per uscire dal carbone entro il 2030, a piani concreti per essere senza carbone entro la fine dell’anno. Il fatto che Sines sia andata offline anche prima del previsto sottolinea questa realtà: una volta che un paese si impegna a produrre energia pulita, l’economia delle energie rinnovabili garantisce la transizione molto rapidamente”, ha affermato Kathrin Gutmann, campaign director per la Ong Europe Beyond Coal.
Entro fine anno, quindi il paese raggiungerà Belgio, Austria e Svezia nel club delle nazioni europee che hanno fatto a meno del carbone.
Resta la necessità di individuare una strategia per la giusta transizione dei lavoratori coinvolti nell’operazione, cosa su cui anche l’Italia è chiamata a ragionare a stretto giro avendo programmato l’abbandono delle nove centrali a carbone ancora in funzione entro il 2025