L’UE contro la Francia per il divieto alla cannabis light: è contrario al diritto comunitario
Vietare il commercio di cannabis light e di altri prodotti a base di CBD estratti dalla canapa è una pratica che contravviene le norme comunitarie sulla libera circolazioni delle merci. Un parere storico in difesa della canapa quello emesso ieri dall’avvocato generale della Corte di giustizia dell’Unione europea.
Non si tratta di una sentenza, ma di un parere. La sentenza del tribunale europeo arriverà a settembre e avrà parere vincolante, se questa confermerà il parere espresso dall’avvocatura generale la Francia sarà chiamata a modificare le proprie leggi. Ed è probabile che sarà così, visto che storicamente il tribunale tende a confermare i pareri espressi dall’avvocato generale.
Nel proprio parere l’avvocato generale Evgeni Tanchev ha scritto che il diritto dell’UE sulla libera circolazione delle merci proibisce alla Francia o a qualsiasi altro Stato membro dell’UE di vietare l’importazione di CBD da un altro Stato membro in cui tale olio viene estratto dall’intera pianta di canapa.
Il caso ha avuto origine da una sentenza del tribunale di Marsiglia, che ha condannato due imprenditori della Repubblica Ceca per aver importato e venduto in Francia liquido per sigarette elettroniche a base di CBD estratto dai fiori di canapa. La legge francese infatti prevede che le uniche parti della canapa lavorabili e commerciabili siano la fibra e i semi, vietando foglie e infiorescenze.
L’avvocato della generale della Corte di giustizia europea ha affermato che non vi sono ragioni di salute che giustifichino il divieto francese, affermando che il Tribunale francese per giustificare una limitazione al CBD dovrebbe produrre documentazione scientifica circa l’esistenza di pericoli per la salute.
Ora la palla passa alla Corte di giustizia dell’UE, che ha il compito di interpretare il diritto dell’Unione per assicurarsi che sia applicato allo stesso modo in tutti i paesi dell’UE e di risolvere le controversie legali tra i governi nazionali e le istituzioni dell’UE. Se la sentenza confermerà il parere dell’avvocatura la Francia sarà tenuta ad uniformarsi al diritto europeo.