Loop Loona: una mc che ha Tutto Chiaro
È un momento molto positivo per Loop Loona: ha pubblicato un video cliccato ed apprezzato, ha partecipato -convincendo- a Mtv Spit, e sta mettendo d’accordo una grossa fetta della scena rap italiana. Eppure, chi la conosce dagli inizi sa che lei ha sempre avuto Tutto Chiaro, ma anche, come si evince dalle parole di questa intervista, la consapevolezza e l’umiltà di muoversi in un ambiente maschilista e permeato da pregiudizi. Sarà per il suo background calabrese, sarà per il talento, vuoi per il carisma: ma possiamo dire, finalmente, di aver trovato una grande female mc in Italia: a voi, Loop Loona!
Salve Loona, benvenuta sulle nostre pagine! “Tutto chiaro” è il singolo che sta girando da un po’ di giorni, raccogliendo consensi dovunque. È alle porte un nuovo progetto, che segua “TV Elle” di due anni?
Sì stiamo preparando un nuovo lavoro, sono molto contenta di come sta uscendo. Sonorità più fresche e Rap genuino. Per adesso non voglio sbottonarmi troppo, quello che posso annunciare è il titolo: “Follow The Lunar”.
Credi che con l’attitudine e lo stile, mostrati già nei tuoi trascorsi e confermati in quest’ultimo prodotto, abbia abbattuto definitivamente quelli che, in un paese come l’Italia e in un genere come il rap, sono i pregiudizi e i cliché forzatamente machisti?
No, non credo. I pregiudizi sono sempre là e ci saranno sempre, soprattutto da parte di chi ha seri problemi a rapportarsi con le donne. Di sicuro molte più persone hanno capito che faccio sul serio, che ho fotta da vendere e che non mi fermerò ai traguardi che ho già raggiunto. E’ un percorso tutto in salita e spero, con il mio operato, di aprire la strada a tante donne che hanno talento e voglia di fare Rap serio. Il problema è che tante ragazze che fanno Rap cercano di incarnare l’immagine che gli uomini vogliono da loro, si mostrano seminude e in pose sensuali. Cosa che non critico, ma quando questo non fa davvero parte della loro personalità è un vero disastro e non fa che rafforzare i cliché e l’avversione nei confronti del Rap al femminile. In poche parole per fare la troia devi essere una troia. Rappresentare se stessi è fondamentale, secondo me.
L’esperienza di MTV Spit quanto ha influito in questa direzione? E cosa ha rappresentato per te?
E’ stato abbastanza divertente. Anche se solo adesso sto realizzando davvero cos’è stato. Tante persone avrebbero voluto stare al mio posto, mentre io sono stata indecisa fino all’ultimo se partecipare o meno. Non la ritenevo una cosa importante mentre in realtà ha influito molto nel mio percorso, perché mi ha dato parecchia visibilità e mi ha fatto conoscere un mondo totalmente sconosciuto.
Ascoltando i tuoi prodotti, è chiaro che siano figli di un background classico, del rap della golden era e non, magari, delle ultime derive hip hop. In questo, nascere in una regione come la Calabria, da sempre amante della black music e mai scesa a compromessi, e crescere in una crew come Stranimali che ruolo ha avuto nella tua formazione?
Un ruolo enorme. Ho avuto la possibilità di conoscere le radici di una cultura stupenda anche grazie agli Stranimali, persone che mi hanno insegnato molto. La Calabria è una terra che ha dato i natali a molti artisti che hanno svolto un ruolo fondamentale nella cultura Hip Hop come Lugi e Turi, che per me sono stati e continuano ad essere degli esempi insuperati.
Back Movement Records è un’etichetta italiana nata da qualche mese, ma già attivissima sul campo. Sei entrata nel roster della label: credi possa cambiare qualcosa in positivo rispetto all’esperienze dell’autoproduzione?
Per me è un mondo del tutto nuovo. Non so come si evolverà il mio percorso e non voglio guardare troppo in là e fare troppi progetti che non riguardino prettamente la ricerca artistica. Sono contenta di collaborare con qualcuno che ha creduto in me dal primo momento che mi ha conosciuta e spero che sia una collaborazione duratura nel tempo.
È un periodo molto positivo per te. Considerate tutte le difficoltà per una donna di affermarsi nel rap italiano, pensi possa proseguire questo momento? E in che modo?
Non lo definirei molto positivo, sono ancora all’inizio. Mi sento come se avessi azzerato il cronometro e iniziato un percorso nuovo. Adesso vedo le cose in modo molto diverso da prima. Sono maturata molto in questi ultimi due anni, ho abbandonato molti cliché e sono più aperta. Guardo molto meno l’erba del vicino e mi concentro sulla mia musica. Ho molta più consapevolezza e spero che questo, con i passi giusti, mi porterà a valorizzare il mio talento. Sono sempre stata un po’ pigra, ho raggiunto il livello che ho con il minimo sforzo, quindi a questo punto voglio impegnarmi sul serio e vedere cosa riesco a fare.
A parte il mixtape di prossima uscita, c’è qualche altro progetto in cantiere?
Progetti ce ne sono molti, ma non sono solita parlare delle cose nello specifico finché non sono realizzate.
Grazie per la chiacchierata: ora spazio libero per te!
Vorrei tanto ringraziare tutti gli stronzi che mi hanno criticato, infamato e che hanno cercato di buttarmi giù durante tutti questi anni. Mi avete fatto comprendere la mia forza interiore, senza di voi non sarei mai arrivata da nessuna parte.
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Nicola Pirozzi