L’onda verde, la fine della guerra alla droga di Leonardo Fiorentini
Mai come in questi anni, la War on Drugs ha visto incrinarsi il suo fronte. Dalla legalizzazione in Uruguay nel 2013, sino a quelle nordamericane, le riforme delle politiche sulle droghe oggi passano per la sostanza più diffusa e normalizzata ma anche più repressa al mondo, la marijuana.
Con un terzo della popolazione carceraria italiana in prigione per droghe, davanti alle evidenze scientifiche e al conclamato fallimento del proibizionismo, il successo internazionale della regolamentazione della cannabis è oggi il grimaldello capace di scardinare l’ideologia populista della Guerra alla Droga. Questo il tema di “L’onda verde”, scritto per Le officine di Hank da Leonardo Fiorentini, antiproibizionista, ecologista e amico della nonviolenza, nonché fra i curatori del Libro Bianco sulle droghe che ogni anno fa il punto sulle conseguenze delle politiche sulle sostanze in Italia.
Un libro, che a più di 50 dalla famosa dichiarazione di Richard Nixon rispetto all’abuso di droghe “public enemy number one”, nasce dalla speranza che oggi sia possibile contare in una maggiore consapevolezza collettiva per recuperare il ritardo dell’Italia sulla visione della cannabis sia in termini di dibattito pubblico nella società che politico nelle sedi istituzionali.