Logout #58
Non possiamo prevedere come sarà il futuro, ma possiamo concederci il diritto di immaginare come desideriamo che sia. Le Nazioni Unite hanno proclamato la lista dei diritti umani, tuttavia, la stragrande maggioranza dell’umanità, non ha altro che il diritto di vedere, udire e tacere. Cosa ne dite se cominciassimo a praticare il mai proclamato diritto di sognare? Cosa ne dite se delirassimo per un istante?
Puntiamo lo sguardo oltre l’infamia, per immaginare un altro mondo possibile.
L’aria sarà pulita da tutto il veleno che non venga dalle paure umane e dalle umane passioni. La gente non sarà guidata dall’automobile, non sarà programmata dai calcolatori, ne sarà comprata dal supermercato, né osservata dalla televisione. La televisione cesserà d’essere il membro più importante della famiglia. La gente lavorerà per vivere, invece di vivere per lavorare. Ai codici penali si aggiungerà il delitto di stupidità che commettono coloro che vivono per avere e guadagnare, invece di vivere unicamente per vivere… Come il passero che canta senza saper di cantare e come il bimbo che gioca senza saper di giocare. In nessun paese verranno arrestati i ragazzi che rifiutano di compiere il servizio militare, ma solo quelli che vorranno compierlo. Gli economisti non paragoneranno il livello di vita a quello di consumo, né la qualità della vita alla quantità delle cose. I cuochi non crederanno che alle aragoste piaccia essere cucinate vive. Gli storici non crederanno che ai Paesi piaccia essere invasi. Il mondo non sarà più in guerra contro i poveri, ma contro la povertà e l’industria militare sarà costretta a dichiararsi in fallimento. Il cibo non sarà una mercanzia, né sarà la comunicazione un affare: perché cibo e comunicazione sono diritti umani. Nessuno morirà di fame, perché nessuno morirà d’indigestione. L’educazione non sarà il privilegio di chi può pagarla e la polizia non sarà la maledizione di chi non può comprarla.
La giustizia e la libertà, gemelli siamesi condannati alla separazione, torneranno a congiungersi, ben aderenti, schiena contro schiena. La perfezione… La perfezione continuerà ad essere il noioso privilegio degli dei.
Però in questo mondo… In questo mondo semplice e fottuto, ogni notte sarà vissuta come se fosse l’ultima e ogni giorno come se fosse il primo.
Eduardo Galeano
(scrittore uruguaiano, 1940-2015)