Lo spray e le sue origini
E se non ci fosse stato lo spray? Vi siete mai posti questa domanda? Sicuramente il Writing così come la Street Art in generale avrebbe seguito una diversa evoluzione ed il processo di sviluppo di questa Cultura sotterranea avrebbe subito decenni di ritardo sul programma. Ho voluto scrivere per questo nostro 4° appuntamento insieme a proposito della storia e delle origini dello strumento al quale se non del tutto ma certamente gran parte dell’Evoluzione del Movimento la si deve, sto parlando della spraycan , della latta, la bombola, la bonza, insomma la bomboletta. Innanzitutto vediamo cosè; è una latta di metallo o come in origine in alluminio, al cui interno vi è contenuto del liquido che sommato ad un gas che dopo un processo reattivo avrà raggiunto anch’esso una forma liquida permette alla vernice di fuoriuscire in forma di aerosol. Il gas solitamente è composto da propano, butano o isubutano che una volta a contatto con l’aria si dissolve separandosi così dalla sua parte liquida.
Agli inizi come gas veniva utilizzato il freon ma con le nuove normative per la protezione dell’ ambiente e per la salvaguardia dello strato dell’ozono fù giustamente sostituito…
L’invenzione di questo procedimento risale al 1926 per opera di un chimico norvegese di Oslo, Erik Rotheim, dopo aver brevettato la sua invenzione il 23 Novembre del 1927, lo cedette ad un azienda statunitense per la somma di centomila corone norvegesi (nel 1998 uscì in Norvegia un francobollo commemorativo per l’invenzione di Rotheim). La prima applicazione fu come insetticida in dotazione alle forze militari americane per proteggersi da eventuali insetti portatori di diverse malattie presenti nei territori ostili durante il secondo conflitto mondiale dove vi si combatteva, soprattutto per la Malaria, veniva spruzzato all’ interno delle tende da campo o nelle trincee. Era il para-diclorodifeniltricloroetano, più comunemente noto come DDT. L’invenzione invece di quello che chiamiamo tappino o erogatore la si deve ad un’altra azienda sempre statunitense, la Bronx Machine di Robert H. Abplanalt e risale al 1949.
Il produttore di questo primo tipo di bomboletta spray fu Julian Seth Kahn nel 1939, nel ’41 la bomboletta spray divenne un prodotto di massa grazie a Lyle Goodhue e William Sullivan i quali sono accreditati come gli ideatori della tecnologia spray, crearono lo spray ricaricabile “Bug Bomb”, brevettato nel ’43, nel 1948 due case che ancora oggi sono leader nel settore di erogatori spray per insetticidi si accaparrarono la licenza per poterle produrre, la Claire Manufacturing e la Chase Products Co.
Per arrivare all’ invenzione della bomboletta spray che però a noi interessa ovvero quella a vernice, bisogna attendere sino al 1949 quando Edward Seymor introdusse per la prima volta nelle bombolette spray della vernice, grazie al consiglio della propria moglie ispiratasi ai deodoranti spray allora già in commercio. Come si dice in questi casi, dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna!
Ed Seymor della Sycamore Inc. con sede a Sycamore, Chicago nello stato dell’ Illinois, sviluppò un nuovo tipo di erogatore spray a pistola progettato per dipingere i radiatori di colore alluminio. In brevissimo tempo raggiunse una grande popolarità in tutto il globo. Negli anni a seguire nacquero altre aziende sulla base della Seymor Inc.
Rust Oleum, fondata nel 1921 da Robert Fergusson, ex capitano di mare, che dopo aver notato che l’ olio di pesce crudo se versato sui ponti metallici eliminava la loro ruggine decise di mettere il suo anti-ruggine in forma spray. Rust Oleum sino al 1994 rimase un azienda a conduzione familiare sino a quando poi venne assorbita dalla RPM International Inc. ed ora è Rust Oleum Corporation leader nella produzione di vernici e rivestimenti protettivi. Krylon Inc., il nome che più incarna lo spirito originale del Writing e di tutta la Subway Art in genere. Fondata da un uomo d’ affari originario di Philadelphia, ancora oggi il marchio leader mondiale del settore vernici aerosol. Nel 1947 un azienda produttrice di pennelli e acrilici per il settore della grafica pubblicitaria, la Foster & Kester; alla fine del 1940 la DuPont Corporation sviluppa il sistema innovativo per la fuori uscita di colore combinata con un gas, Howard E. Kester fa in modo che questa tecnologia sia abbinata ai suoi prodotti per i rivestimenti che si rivelerà assai più comoda e vantaggiosa; una volta portata sul mercato la DuPont introdusse il nylon come resina al suo interno e Kester ne trasformò il nome del componente sostituendo la “N” con l’ iniziale e l’ ultima lettera del suo cognome “K”e “R” così nacque la Krylon; Anche qui è interessante notare come tutto ha gravitato da sempre attorno al valore delle “lettere”.
Parola!
FLYCAT
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Luca “FLYCAT” Massironi