HipHop skillz

L'intervista a James Cella che ci racconta il suo JFK.

NEL CUORE DEL VENETO, TRA BEATS, SYNTH E CAMPIONATORI.

Cella 2

Oggi incontriamo un vecchio amico, James Cella, producer e dj trevigiano, tra i più veterani e talentuosi che il nostro caro Veneto possa offrire. Il suo album da producer, JFK, è appena uscito per BM Records, vanta molti talenti dell’underground e volti noti della scena italiana, ma soprattutto – non dimentichiamolo mai – contiene gran beats. Perché spesso, di questi tempi, la lista dei “featuring” salta più all’occhio che la qualità delle produzioni stesse. Per me quindi è un piacere avere tra le nostre pagine un vecchio amico, James Cella.

Benvenuto James! Probabilmente con JFK hai stabilito un piccolo record, ovvero la bellezza di 52 ospiti su 18 tracce. Non deve essere stato per niente facile coordinare l’intero progetto. E’ anche per questo che la gestazione di questo disco è stata molto lunga (circa 3 anni)?

Ciao Zethone e grazie per lo spazio, non mi ero mai accorto di questo “record” ho cercato di raggruppare gli artisti che stimo di più della scena Italiana, purtroppo ho ricevuto anche qualche no, ma per fortuna sono riuscito a collaborare con molti di loro. Quando ho cominciato a pensare a J.F.K. da prima ho pensato a realizzare i beats, producendo più di 60 basi per dare più scelta agli mc, e poi a distribuirle ai vari artisti, purtroppo è servito quasi un anno solo per “coordinare” il tutto prima di ricevere le prime canzoni, ma sapevo già da subito che mi stavo avventurando in un viaggio molto lungo e faticoso.

Sempre parlando dell’elevato numero di ospiti nel tuo disco, non hai pensato ad un certo punto che un numero così elevato di stili totalmente diversi tra loro potesse compromettere in parte l’omogeneità  del tuo album? Talvolta è già difficile mettere d’accordo poche teste, con 52 la difficoltà cresce esponenzialmente… Come hai scelto i vari abbinamenti? In alcuni casi sembri essere andato sul sicuro, in altri hai fatto qualche “scommessa”? E come è avvenuta la scelta dei vari ospiti?

A dire la verità c’era anche da parte mia questa paura, però gli abbinamenti sono avvenuti in maniera molto naturale, di solito quando finisco di produrre un beat già mi immagino chi potrà cantarci sopra e con chi, in altri pezzi invece le collaborazioni sono state decise dagli artisti stessi. Quello che tengo a sottolineare è che ho deciso chi mettere nei pezzi al di là della loro fama, ma considerando solo la loro bravura. La scommessa più grande è stata far collaborare tra loro persone che non si sono nemmeno mai parlate, e il risultato è stato molto sorprendente, questo a mio parere è il bello di questa musica.

Vuoi sbilanciarti? Quali sono, a tuo avviso, i pezzi più riusciti del tuo album? Quelli che consiglieresti per l’ascolto in previsione di un potenziale acquisto?

E’ come chiedere a quale figlio vuoi più bene!!! Però se proprio devo sbilanciarmi ti dico che ascoltando già i primi 4-5 pezzi del cd forse puoi capire che sarà un disco pieno di sfumature, quindi ho cercato di far contenti un pò tutti diciamo.

Nel disco hai dimostrando grande ecletticità, cosa non da tutti. Hai saputo mischiare beat molto classici e “quadrati” (penso a “S.A.H.A.R.A.” ad esempio o “Adesso”) con altri dalle atmosfere molto r-n-b (“Puntando al massimo”) ed altri ancora più moderni e freschi, con disinvoltura. Fai parte della mia generazione, quindi credo di sapere con cosa sei cresciuto, ma ora qual è il tuo marchio di fabbrica? Qual è quella cosa che vorresti che la gente percepisse come il tuo segno distintivo nelle produzioni?

Come dicevo prima ho cercato di riunire più stili che potevo proprio per far si che il cd non risultasse “noioso” all’ascolto e accontentare più persone possibili, così ho potuto anche coinvolgere più artisti diversi nel progetto. Sono uno che si annoia facilmente quindi cerco sempre qualcosa di nuovo e di ascoltare sempre tanta musica, anche al di là del panorama Hip Hop, qualche anno fa mi dicevano che i miei beat si riconoscevano subito perchè facevo gran uso delle “vocine” nei campioni, ora cerco di metterne il meno possibile e di produrre in maniera diversa, proprio per non risultare “pesante” e sempre uguale. La gente che mi ascolta spero che riconosca i miei beat soprattutto perchè sono fatti bene e in maniera professionale, poi possono piacere o no su questo non discuto, ma almeno sanno che c’ho messo tutto me stesso.

Cella 1Come produce James Cella? Quali sono i suoi strumenti e il suo metodo preferito?

Ho cominciato nel 1998 a produrre i miei primi beat e usavo, come tanti all’epoca, l’Akai S950 e l’MPC sempre dell’Akai, purtroppo non c’erano tutte le comodità di adesso tipo internet, youtube, e quindi se volevi imparare qualcosa dovevi per forza andare da qualcuno che te lo insegnasse. Poi man mano negli anni ho comprato varie tastiere come Emu, Yamaha, Korg introducendo altri tipi di suoni. Adesso da qualche anno mi affido più al computer e uso molto la Maschine con cui mi trovo molto bene, anche se all’inizio ero molto scettico, pur non tralasciando l’utilizzo di alcune macchine analogiche a me care.

Dopo aver aperto lo studio (Rude Diamond), ho cominciato a lavorare molto anche con i musicisti, e molti brani di J.F.K. sono stati prodotti o arricchiti con strumenti dal vivo tipo l’ultima traccia del disco (Still) che ha, addirittura, influenze Reggae.

Recentemente è uscita la notizia della release di un album strumentale di The Orthopedic, dal titolo Fake. Immagino tu abbia sentito della vicenda dei famosi beat spacciati per propri… Vorrei sapere la tua opinione in merito, da producer veterano quale sei.

Premetto che The Orthopedic non l’ho mai conosciuto se non a livello artistico, e non voglio buttare altra benzina sul fuoco, a mio parere l’unica persona che ne ha perso è lui, non tanto per aver usato librerie o altro, ma soprattutto per aver mentito davanti ai fatti evidenti. E’ stato un po’ come imbrogliare o prendere in giro la gente che ti ascolta e soprattutto chi produce da molti anni professionalmente e con passione. Mi dispiace perchè dai beat che ho sentito mi sembravano lavori molto ben fatti, la cosa che mi ha dispiaciuto di più vedere però, è come in questo mondo di “amici/fratelli”, che ti stringono la mano ai live, ti danno le pacche sulla spalla e ti chiamano “fra” o “bro”, non vedono l’ora di “affondarti” appena succedono questi episodi, e a mio parere, questo è un po’ il male di questa musica. In ogni caso gli auguro di potersi rifare con questo disco nuovo.

Ultimamente si parla molto di sopravvalutati e sottovalutati. Molti rappers alla ribalta (come è quasi naturale ormai) finiscono spesso “sotto accusa”, a volte anche meritatamente, e sempre più spesso l’undeground talentusoso viene portato come esempio di mancanza di meritocrazia nella musica rap italiana. In effetti 15 anni fa non era poi tanto diverso, anche se dobbiamo ammettere che mediamente era presente una maggiore dignità artistica e morale forse da parte di tutti.  Tu che ne pensi? Che posizioni hai in merito?

Secondo me il problema dell’Hip Hop in Italia è che lo vogliono fare tutti, e tutti pensano di farlo meglio di altri, è sempre mancata un po’ di maturità a mio parere. Comunque, a parte alcuni casi tragici che vedo in tv, mi rende molto orgoglioso vedere questa musica e cultura a certi livelli, finalmente su Mtv e Deejay tv passano molti video rap italiani, in più da qualche anno c’è anche HipHop Tv su Sky, per non parlare poi delle radio e di internet, e questo fa in modo che molti ragazzi giovani si avvicinino a questa cultura e comincino ad interessarsene.

Per fortuna in Italia poi c’è ancora chi resiste al potere delle major e mantiene vivi certi valori fondamentali dell’Hip Hop, e questo aiuta a non perdersi per strada e a ricordare, soprattutto ai più giovani, da dove viene questa musica.

Io non sono un purista al 100%, ogni tanto sono il primo che ama sperimentare, poi mi rendo conto che a certi livelli per “vendere “ bisogna produrre pezzi più ascoltabili, però sono anche totalmente d’accordo che certe canzoni etichettate come rap non suonino per niente HipHop, anzi a certi pezzi proprio tolgono l’anima, e questa è l’unica cosa che mi lascia un po’ perplesso sul futuro. Ma si sa che in Italia vende più il personaggio della sua musica.

Torniamo un po’ alla musica. Ci consiglieresti 3 dischi storici da ascoltare assolutamente e 3 dischi cosiddetti “del momento”? E tra i tuoi pezzi, in passato, quale ti ricordi con particolare affetto?

Allora come dischi storici, sicuramente uno in particolare è quello di Nas – It Was Written del 1996 il cd che ho ascoltato di più in assoluto, credo di averlo consumato!!! Altro disco storico per me, anche se non vecchissimo, è Kanye West – The College Dropout è stata una rivelazione, per me lui è il maestro. E come terzo disco vorrei metterne uno Italiano, Ice One – B-Boy Maniaco, è uscito in un momento in cui mi stavo avvicinando a questa cultura e l’ho ascoltato a raffica, avevo cd, cassetta e vinile, penso di aver detto tutto.

Come dischi “del momento” mi ha colpito molto, come sempre dopotutto, il nuovo di Jay-Z – Magna Carta.. Holy Grail, l’ho appena acquistato e mi sa che lo sentirò a raffica nelle cuffie.

Tra i miei pezzi che ricordo con più affetto c’è di sicuro “Le emozioni di una vita” fatta con Set&Mano dal cd “Tuttofanculo” del 2003, è un pezzo a cui sono particolarmente legato.

JFK cella 1Sentiremo ancora altri bei dischi in futuro o ci farai aspettare ancora altri anni? Scherzi a parte, la realtà di chi fa (ottima) musica, solo nel tempo libero – o meglio – nel tempo non occupato dal proprio lavoro principale, è sempre da elogiare. E per primo io stesso, facendo parte di questa categoria, so quanto sia dura…

Purtroppo ti devo dare ragione, l’unica cosa che manca è sempre il tempo, J.F.K. me ne ha  preso molto per produrlo, registrarlo e mixarlo, adesso sono molto più “libero” per seguire altri progetti che ho in mente da un po’.

Sicuramente uscirà un mio lavoro con i Blackout che sono un gruppo giovane del mio paese e stiamo già cominciando a produrre i primi pezzi, ne sentirete parlare, poi io e Mano abbiamo intenzione di tornare a lavorare assieme ad un altro disco dopo 5 anni da Consciousoul.

Nel frattempo uscirò sicuramente con produzioni mie su altri progetti in giro per l’Italia.

Stay Tuned..!!!

Ti lascio un po’ di spazio per te, per qualunque cosa tu voglia lasciare ai lettori di myhiphop.it! Ti ringraziamo per essere stato con noi e ti auguriamo un grosso in bocca al lupo.

Crepi! Intanto volevo ringraziare tutta la redazione di myhiphop.it per lo spazio concesso. La BM Records e tutti quelli che hanno seguito questo progetto dall’inizio e c’hanno sempre    creduto, soprattutto a chi ha acquistato il cd e lo supporta ogni giorno. Ringrazio anche chi sostiene questa musica e questa cultura come voi che aiutate a collegare e tenere informata l’Italia su tutto quello che succede nel mondo HipHop. Per chi volesse seguire i miei progetti può andare sulla pagina facebook – facebook.com/james.cella oppure sul sito www.rudediamondstudio.com. Alla prossima..peace..!!!

JFK cella 2

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Giovanni “Zethone” Zaccaria

 

 

 

 



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