L’intervallo della bestia
Si dice che quando, all’inizio dell’XI secolo, il monaco fondatore della notazione musicale contemporanea, Guido D’Arezzo, scriveva che «MI contra FA est diabolus in musica», si riferisse proprio al “diabolus” che ci viene in mente: satana. Nello specifico si riferiva all’intervallo del diavolo.
Trattasi di un tritono, ossia un intervallo di sei toni tra due note (es. do/fa#). Chitarra alla mano, potrete constatare voi stessi l’ansia generata dall’atmosfera cupa di questa coppia di note. In realtà la tesi storica più avvalorata è che questo tritono ai tempi del Medioevo non sia stato vietato per la credenza del tempo che potesse evocare il diavolo, ma semplicemente perché suonava dannatamente male.
Oggi possiamo sentire questo tritono diabolico in Black Sabbath della band omonima e nella parte finale della sigla dei Simpsons.