L’inferno dei migranti in Libia: per convenienza facciamo finta di non vedere
“Siamo niente. Solo i soldi che avevamo e ci hanno preso. E quelli che si aspettano dalle nostre famiglie per liberarci. Ci danno da mangiare quando vogliono ed è sempre un cibo da schifo che neanche gli animali… E poi insulti, botte. E se sei carina… Pensare che speravo di salvarmi. Di fuggire dalla guerra e dalla miseria che dilaniano il mio paese. Pensavo di arrivare in paradiso. Sono all’inferno“.
E’ uno dei tanti, infiniti, racconti dell’orrore in cui vivono centinaia di migliaia di migranti africani rinchiusi in centri che definire prigioni è puro cinismo. Sono lager, niente altro che lager gestiti da milizie armate che hanno diritto di vita e di morte su questa povera umanità. Migliaia di bambini, di donne, costretti ad ogni orrore ed ogni giorno. Ce lo racconta il rapporto UNICEF dedicato alla rotta migratoria nel Mediterraneo centrale.
“Tre quarti dei bambini rifugiati e migranti contattati nell’indagine dell’UNICEF hanno dichiarato di avere subito violenze, molestie o aggressioni per mano di adulti durante il tragitto, mentre circa metà delle donne e dei bambini hanno affermato di avere subito abusi sessuali durante la migrazione – spesso più volte e in diversi punti lungo il viaggio”. Numeri da capogiro.
L’Italia e l’Europa hanno le mani sporche di sangue e delle lacrime di questi innocenti. Non hanno mai voluto fare i conti con le radici della fuga di massa da tanti paesi africani. Per convenienza visto che si tratterebbe di rinunciare a secolari privilegi che le arricchiscono ai danni di quelle popolazioni. Non hanno mai voluto lavorare a corridoi umanitari che mettessero in sicurezza questo flusso di persone. I barconi della morte, i lager, il traffico.
Le tante morti nel Mediterraneo e le tantissime, non viste, nel deserto sono responsabilità delle elites europee. Le stesse che in questi giorni si affidano alla Libia per contenere i flussi verso le proprie sponde. A dir poco allucinante!
Solo un cieco può non vedere come buona parte del traffico di esseri umani sia nelle mani delle milizie libiche, le stesse che hanno raso al suolo tutte le cittadine nere del paese. Solo un folle senza cuore può affidare una grande questione come questa ad un governo fantoccio che per sopravvivere deve far patti quotidiani con quelle milizie.
Loro sanno. Sanno che nelle mille e mille piccole prigioni messe su dalle tante milizie si sono sterminati migliaia di sospetti di esser seguaci di Gheddafi. Sanno che in queste strutture ora si fa scempio di bambini e donne ridotti a merci senza nome, ad occasione di profitti illeciti e di ogni stupro di umanità.
Loro sanno.