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L’India apre alla canapa: il primo stato è l’Uttarakhand

L’India apre alla canapa: il primo stato è l’Uttarakhand

L’Uttarakhand sarà il primo stato dell’India a consentire la coltivazione e la commercializzazione della canapa, considerata nel paese come una fonte ricca di fibre di alta qualità e utile per una miriade di prodotti medicinali e nutritivi. Il governo dello stato ha concesso la licenza alla Indian Industrial Hemp Association (IIHA), un’organizzazione senza scopo di lucro che promuove l’applicazione industriale della canapa, con l’avvio di una coltivazione di oltre 1.000 ettari per il progetto pilota.

«Cominceremo presto a coltivare la canapa con l’obiettivo iniziale di creare una banca del seme. La coltivazione verrà effettuata nei villaggi della regione di Pauri Garhwal», ha affermato Rohit Sharma, presidente di IIHA. Nel paese la coltivazione di questo vegetale non è mai decollata in quanto non sono state stabilite procedure adeguate per la coltivazione, l’approvvigionamento e il suo utilizzo.

«Circa cinque anni fa, quando abbiamo iniziato a lavorare sulla canapa industriale, abbiamo cercato di capire perché l’India non stia sfruttando questo settore dalle enormi potenzialità economiche a differenza delle economie avanzate in Europa e Nord America e persino in Cina. Poi ci siamo resi conto che sebbene le autorità fossero interessate, non avevano idea di come procedere», ha spiegato Sharma in un’intervista.

Successivamente l’IIHA riuscì a convincere l’allora governo del Congresso in Uttarakhand a escogitare una politica per la coltivazione della canapa che fu adottata dal successivo governo con alcuni cambiamenti.
Attualmente, le autorità hanno dato il permesso di coltivare la canapa per la fibra, che troverà il suo uso nell’industria tessile. Mentre per quanto riguarda i semi e le infiorescenze, che hanno un grande valore nell’industria medica e alimentare, il governo deve ancora legiferare sul loro utilizzo. L’IIHA, a cui è stato dato il permesso di coltivare la canapa per un periodo di cinque anni, spera di poter coprire un’area di 10mila ettari.

Intanto in Asia sta per arrivare il primo summit sulla canapa industriale. È previsto per il 2019 a Kathmandu, in Nepal, ed esplorerà le vaste possibilità della canapa industriale in tutto il continente. Shah Hemp Inno-Ventures, con sede in Nepal (SHIV), HempToday e Hempoint, sono gli organizzatori dell’evento inaugurale, in programma dal primo febbraio 2019 al Gokarna Forest Resort a Kathmandu.

Le conferenze si concentreranno principalmente sui mercati di Cina, India, Nepal, Corea del Sud, Thailandia, Mongolia e Giappone. Gli organizzatori incoraggiano le parti interessate di tutti i paesi asiatici a partecipare, inclusi politici, agenzie, appassionati, ambientalisti, rivenditori e consumatori.

«Le opportunità per gli attori globali abbondano, gli investimenti sono necessari in tutta l’Asia in ogni settore della canapa e sotto-settore», ha detto Dhiraj K. Shah, un consulente che ha fondato SHIV con sua moglie Nivedita nel 2014. «E ci sono molte cose che possono succedere per il continente grazie alle forti tradizioni commerciali e agli accordi di importazione-esportazione stabiliti tra le nazioni asiatiche».

TG DV


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