Il libro da leggere sugli psichedelici
Il nuovo libro di Michael Pollan è un viaggio originale alla scoperta di caffeina, morfina e mescalina
Michael Pollan l’ha fatto di nuovo. Dopo aver provato su se stesso gli psichedelici per sperimentarne il potenziale curativo e averne fatto un libro di successo dal titolo “Come cambiare la tua mente” – ora anche una docuserie su Netflix -, il giornalista è tornato in libreria sempre per la casa editrice Adelphi, intrecciando come suo solito reportage, memoir e saggio scientifico, per concentrarsi su tre molecole psicoattive in particolare: la caffeina presente nel caffè e nel tè, la morfina proveniente dal papavero da oppio e la mescalina contenuta nei cactus San Pedro e peyote. Quest’ultima, considerata la medicina sacra dei nativi americani che hanno lottato per utilizzarla, è anche quella che Pollan reputa la più stupefacente, perché quella che più di tutte può introdurci alla vera bellezza e profondità del mondo.
In un’intervista il giornalista americano ha dichiarato: «Penso che gli antichi greci capissero le droghe meglio di noi: la parola che usavano per definire la droga, “pharmakon”, significava allo stesso tempo veleno e medicina. È molto difficile dare spazio nella nostra mente a due concetti contraddittori, ma dobbiamo imparare a farlo, dobbiamo capire che queste sostanze possono mettere le persone in difficoltà ma possono anche fare cose molto positive». Come diceva Paracelso, è la dose che fa il veleno e Piante che cambiano la mente è un invito a essere sinceri con se stessi – perché, diciamoci la verità, è evidente che il nostro abituale stato di coscienza non è abbastanza, non ci soddisfa – oltreché un affascinante viaggio nelle sostanze naturali che alterano la nostra coscienza.
