L’Hip Hop negli NBA videogame
Nel 1996 se aveste scommesso nel vostro “Die Bar” di fiducia lanciando un dollaro in aria, che nei videogame di basket si sarebbero avuti dei brani rap/Hip Hop come colonna sonora, beh!… quest’ultimo non avrebbe nemmeno raggiunto il suolo.
Se l’Hip-Hop ed il Basket fossero un dipinto allora sarebbero l’ispirazione che diede vita alla nascita della Venere del Botticelli, attualmente conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Probabilmente il basket si è evoluto sotto le influenze del mondo musicale di cui stiamo parlando, sopratutto nell’ultimo decennio, inglobando analogie e terminologia specifiche (es: Kurtis Blow-Basketball). Usando un termine baskettiano, «to posterize», andiamo a posterizzare l’argomento in questione ossia: i brani più belli che hanno inciso la storia degli NBA VIDEOGAME.
Prima dell’anno 2000… zero assoluto! I videogiochi come NBA ShootOut, NBA in The Zone ed i primi NBA Live non avevano spazio per contenere molte “informazioni di lettura”, stiamo parlando sul serio di pochi KB a disposizione da dividere in effetti sonori e jingle per il menu, cambi quarto ed altro ancora, infatti si prediligono alcuni loop lunghi strumentali.
NBA Live 2000 con TIM DUNCAN, (ringraziamo come sempre l’uragano UGO per averci regalato un talento così) in copertina apre la corsa olimpica alla soundtrack migliore includendo un brano di: George Clinton, uno dei Naughty by Nature, due di Rahzel, di cui uno esclusivo con la NBA Live Orchestra (inascoltabile) ed uno dei Run-DMC. Vincitore epico ed «undisputed» in modo romantico della nostra “classifica” è RAHZEL – ALL I KNOW prodotta da Pete Rock, uscita su Make The Music 2000. Partiva come primo brano dopo l’intro del gioco… INDIMENTICABILE!! con un pizzico di Michael Buffer che presenta il cantante come in un match a Las Vegas.
Dopo di ciò crisi profonda… Passano due anni e più che si vede, si sente poco, anche perché l’azienda cambia tono e si sposta nel 2001 su Bootsy Collins, nel 2002 su Monka Only e Swollen Members ed infatti lo scettro passa ad NBA Shootout, almeno per la bellissima presentazione dove usano “I Go To Work” di Kool Moe Dee però, NBA LIVE, vince sulle vendite ed esclusivi, anche perché scritturano Snoop Dogg con l’esclusivo GET LIVE oppure Freeway con Memphis Bleek & Just Blaze in Let’s Go.
Nel 2004 oramai l’Hip Hop occupa interamente tutti gli NBA videogame ma assistiamo a due tipologie di mercato: NBA LIVE punta su artisti in vetta alle classifiche come Twista, Jermaine Dupri, Outkast, Sean Paul, Black Eyed Peas e un giovane ghostwriter from Brownsville, o meglio ancora «from The Borough of Trees», con il nickname di Red Cafe con il brano Virus; lo stesso che poco tempo fa compose: Heart & Soul Of New York City insieme a Pete Rock, divenuto poi Il Credo Cattolico, Evangelico, Musulmano (chi più ne ha, più ne metta) di un amante del gioco inventato dal professore James Naismith.
Dall’altra parte però su NBA Shootout 2004 c’erano gli «OUTSIDERS» copiando uno dei tanti soprannomi che piazzava Jon Barry ai suoi compagni di squadra. Ma tralasciando per un attimo il figlio d’arte, fratello del Brent “white man can’t jump” Barry e nipote del leggendario Bruce Hale, nella soundtrack del gioco troviamo: Gift Of Gab, Boogie Brown, The X-ecutioners, Afrika Bambaataa e i Maroons ossia Lateef e The Chief (producer del duo Blackalicious). In un Loop infinito io impazzivo per il brano del duo proveniente dal collettivo Quannum Projects nella San Francisco Bay Area.
Nel 2005 “The Game As Changed”.
Arriva ESPN NBA 2K5 che lancia anche un CD come promotional soundtracks!!! all’interno: J Boogie with Goapele & Capitol A, Truck & Mack, Jay Rich, Aceyalone, Mikah9, Lyrics Born, People Under the Stairs, RJD2 e molti altri. Il gioco poi portò una ventata di aria FRESHHH a livello di giocabilità e di grafica che: NBA LLLivv WHattt???. Nel 2006 affidano alla «fotografia sonora» ai registi della Okayplayer e quindi: The Roots, Common, Little Brother, Skillz, Aesop Rock , Hieroglyphics, Redman, RJD2, Zion I, Aceyalone e Jean Grae con un brano prodotto da Khrysis.
Quest’ultimo è stato stampato in vinile! con la cover che SANCISCE l’unione di una cultura sportiva con una cultura che ancora oggi, cambia, la vita di un intera generazione con un solo brano. Su NBA2K7 affidano la produzione a Dan the Automator…
– Pausa Scenica –
IL MONDO DELLA PALLA A SPICCHI NON SARÀ PIÙ LO STESSO.
– Pausa Scenica –
Dopo qualche anno arriva Jay-Z che riporta una franchigia, in questo caso i Nets, a Brooklyn… ed il cerchio si chiude.
Poi nell’ultimo NBA2K c’è la signature “A Spike Lee Joint” ma come direbbe lo scrittore Honoré de Balzac:
«… altra storia da romanzo!».
https://youtu.be/oPIEdmjphQo
a cura di Stefano Nappa