L’Himalaya torna a risplendere con oltre due tonnellate di rifiuti in meno
L’alpinista nepalese e attivista Dawa Steven Sherpa ha guidato una squadra di sherpa in un’operazione di pulizia dei campi base himalayani che è durata 47 giorni tra l’inizio di settembre e la fine di ottobre dello scorso anno. Quattro le montagne interessate: Cho Oyu, Everest, Lhotse e Makalu. Sono state raccolte 2,2 tonnellate di rifiuti di ogni tipo.
La seconda fase della missione “8 X 8000M”, sostenuta dalla Fondazione Bally Peak Outlook, si svolgerà nel corso di quest’anno con la pulizia ai campi base di Kanchenjunga, Dhaulagiri, Manaslu e Annapurna, oltre (per la terza volta) al campo Everest.
Durante la stagione delle scalate, i campi base rappresentano infatti le zone più popolate della catena montuosa e dunque in questi luoghi si vedono le conseguenze del maggiore inquinamento causato dall’affollamento e dalle spedizioni. La lista dei rifiuti recuperati, alcuni risalenti agli anni Settanta, comprende lattine, vecchi bicchieri, bottiglie, tende rotte, bombole d’ossigeno vuote, imballaggi di ogni volume e batterie che sono state ora correttamente smaltite.