L’ex prigione federale di New York è stata trasformata in un centro di produzione di cannabis
L’ex prigione federale di New York è stata trasformata in un centro di produzione di cannabis del valore di 150 milioni di dollari. Ve ne avevamo già parlato quando la notizia aveva iniziato a circolare negli Stati Uniti, e allora si parlava di un futuro centro di analisi.
E invece la società Green Thumb Industries ha investito per creare quello che ad oggi potrebbe diventare uno dei centri più grandi del paese per la produzione di cannabis legale.
Alla cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo impianto ad inizio ottobre Ben Kovler, presidente di GTI, ha sottolineato il valore simbolico di questa operazione.
“L’ironia di costruire un impianto di cannabis vicino al terreno di quella che era una prigione federale non ci sfugge”, ha detto Kovler. “Il cambiamento è davvero nell’aria; il cambiamento sta avvenendo nel paese; il cambiamento sta avvenendo qui. E siamo in grado di passare da un luogo dove la gente veniva rinchiusa per la marijuana [a uno] dove impiegheremo persone e creeremo opportunità, ricchezza e un ambiente economico positivo”.
Le cifre dell’operazione
GTI ha investito 2,8 milioni di dollari per il terreno di 38 acri in un accordo che includeva milioni di dollari in incentivi fiscali per l’azienda. Ora la previsione è quella di sviluppare il progetto in tre differenti fasi, creando 100 posti di lavoro solo nel processo di costruzione. La prima fase della costruzione sarà caratterizzata da un impianto di coltivazione da 60 milioni di dollari. Poi si passerà alla produzione di cannabis con una struttura che avrà un valore stimato di 150 milioni di dollari. Una volta completato, il campus di cannabis della GTI impiegherà circa 150 persone con salari che vanno dai 50mila ai 100mila dollari l’anno.