L’ex prigione di New York è diventata un centro di ricerca sulla cannabis
Segno dei tempi che si spera inizino a cambiare realmente verso un approccio meno repressivo. Che negli Usa ancora segnati dalle proteste contro le violenze poliziesche, un ex carcere diventi un centro di sperimentazione sulla cannabis, è certamente un fatto simbologicamente importante.
Avviene a Warwick, nello stato di New York, dove un penitenziario chiuso nel 2011 è stato riconvertito per servire il nuovo settore della cannabis legale.
Il laboratorio – grande ben 9.ooo mq – ha aperto ufficialmente lunedì e si occuperà di testare in modo rapido i prodotti a base di cannabis prodotti dalle aziende della zona. Warwick si trova infatti in una posizione strategica per l’industria dell’erba, con molte aziende del settore che hanno sede nel suo distretto.
Il laboratorio si occuperà di testare i prodotti e nel giro di 48 ore ne certificherà la qualità sotto molteplici aspetti: concentrazione dei principi attivi, microbiologia, presenza di metalli pesanti e contaminazione ambientale.
Un lavoro che servirà a rendere più sicuri i prodotti a base di cannabis per i consumatori, ma che per ora saranno a discrezione dei produttori, visto che ancora la legge dello stato non richiede controlli su metalli pesanti e contaminanti presenti nell’erba. Tuttavia le associazioni dei consumatori si stanno battendo affinché i controlli di qualità diventino obbligatori con etichette che dicano chiaramente se e in quale proporzione sono presenti agenti potenzialmente nocivi nella cannabis legale.