L’Europa punta sulla robotica di servizio
La robotica è certamente un business che diventerà sempre più importante nei prossimi anni: l’Unione Europea prevede che varrà 60 miliardi di euro entro il 2020 per un totale di 240mila persone impiegate nel settore. La Commissione Europea, per indirizzare i vari sforzi nazionali verso un obiettivo comune, ha promosso il progetto SPARC (www.sparc-robotics.eu), una partnership tra pubblico e privato (PPP) per cui ha messo a disposizione 700 milioni di euro.
SPARC è il programma di fondi per la robotica “di servizio” più grande del mondo. Questo campo della robotica si va ad affiancare a quelli della robotica militare ed industriale, già ampiamente finanziati da stati e privati. I robot per uso civile, tuttavia, sono ancora una novità. A parte qualche trovata pubblicitaria da parte di Amazon riguardo a ipotetici droni utilizzati per la consegna dei suoi prodotti, infatti, le applicazioni civili sono ancora lontane.
L’impegno dell’Europa, tuttavia, potrebbe fare della nostra area politica uno dei primi territori a dare il benvenuto a queste futuristiche tecnologie. Oltre ai droni per il monitoraggio del territorio (per controllare gli incendi, per esempio), potremmo vedere presto robot pensati per aiutare gli anziani oppure anche (come già in Giappone) robot che fanno da guida nei musei.