L’erba è come er vino #6
Mi è stato suggerito di pubblicare la degustazione di un vino, accetto volentieri l’invito. Ho deciso di iniziare con un vino laziale, eccovi un suggerimento per apprezzarne le qualità dei vini dei castelli romani. Abbiamo degustato (preferisco farlo in compagnia) un Frascati superiore Doc Vigna Adriana 2003 dell’azienda Castel de Paolis (www.casteldepaolis.it), una delle prime ditte laziali a puntare su qualità e ricercatezza. Le uve usate per questo vino sono in prevalenza Malvasia del Lazio detta anche Malvasia Puntinata; come tutte le malvasie ha origini greche, il vino ha una gradazione alcolica di 14,5%, la raccolta viene fatta in più tempi per rispettare la diversa maturazione dell’uva, la maturazione viene fatta in vasche di acciaio inox e affinamento in Barriques di rovere. Per chi non avesse letto i precedenti di questa rubrica ricordo che un vino si valuta attraverso l’esame visivo (limpidezza, colore, fluidità), olfattivo (intensità, persistenza, qualità e una descrizione dei sentori) e infine quello gustativo leggermente più complesso.
La degustazione:
Alla visiva troviamo un vino cristallino, di colore giallo paglierino, con una fluidità abbastanza consistente. All’olfattiva scopriamo un vino intenso, persistente e di qualità fine, nel vino si avvertono sentori floreali e di frutta gialla, sul fondo una netta prevalenza di mandorlato e frutta secca. Una precisazione: l’esame olfattivo viene eseguito accostando il naso al bicchiere e inspirando con decisione, è inutile ripeterlo più di due volte perchè non sentiremo più i profumi a causa degli alcoli.
Alla gustativa troviamo un vino secco, caldo, abbastanza morbido e fresco, abbastanza sapido, intenso e persistente. In generale trovo questo vino armonico e con una persistenza gustativa notevole. Si accompagna bene con dei primi piatti speziati come rigatoni alla carbonara, alla gricia o bucatini alla amatriciana. Fettuccine ai funghi porcini (un consiglio, preparatele e desigetele al ristorante esclusivamente senza panna). Il vino si accosta bene anche con i secondi piatti di pesce arrosto o al forno, carni bianche e formaggi freschi.
Andiamo a suggerire anche un altro accostamento: nei viaggi olandesi è facile trovare dell’erba di qualità, meno facile è trovare prodotti alimentari a noi cari come quelli della cucina mediterranea ma se ci si organizza si riesce ad accostare il piacere di fumare bene a quello di gustare un piatto con l’appetito e le sensazioni gustative che si hanno dopo aver apprezzato una buona qualità di canapa. Una buona sativa, suggerirei una Original Haze o una delle tante ottime varietà sative, ho l’impressione che ultimamente vadano per la maggiore tra i growers. Le sative seppur con le dovute differenze tra loro, hanno un aroma pungente, speziato, una fragranza persistente, molto spesso si trovano sentori di agrumi.
Andiamo a preparare un bel piatto, fresco, semplice, gustoso e molto ricco: un carpaccio (muscolo di grano, per la versione vegetariana) con rughetta, scaglie di parmigiano condita con olio d’oliva e limone. La bontà del piatto dipende soprattutto dalle materie prime, sceglietele con cura. Il succo di limone va distribuito sul carpaccio e lasciato macerare per qualche minuto, solo dopo va adagiata la rughetta, a questo punto si può condire, sale a piacimento e olio d’oliva. Ora si può cospargere il tutto con scaglie di parmigiano.
La nostra sativa andrà ad esaltare i sapori di questo piatto, la persistenza dei suoi profumi agrumati lega benissimo con l’acidità del limone e contrasta con la tendenza dolce del parmigiano.