L’erba è come er vino #17
“Dal titolo della vostra rubrica si lascia intendere che la marijuana sia come il vino, siete sicuri di tale affermazione?”. Rispondo con piacere. La rubrica “L’erba è come er vino” prende il nome dal titolo di un brano del cantante romano President Arpy, il brano è uscito circa 18 anni fà ma risulta più attuale che mai, nel testo si paragonano le due droghe dal punto di vista di un consumatore che sappia usare il vino e la maria in maniera giudiziosa. La canzone denuncia la repressione eccessiva nei confronti dei consumatori di cannabis e di contro il lassismo colpevole nei confronti delle problematiche legate all’alcool, (ad esempio pensiamo alla vendita di alcolici ai minorenni).
Questa rubrica parla di erba e di vino, della cultura della canapa e di enogastronomia e c’è più di un comune denominatore tra tutto questo, il territorio, la cultura e l’amore per la natura. Usate dall’uomo da millenni, con il passare del tempo si sono perse molte conoscenze antiche fino a ridurre l’erba e il vino a semplice merce redditizia o droghe da sballo senza rispettare le regole fondamentali per goderne appieno le proprietà e riducendo gli effetti collaterali. Le grandi differenze tra gli effetti e i rischi delle due sostanze emergono in tutta la loro gravità e disparità in una sintesi fatta da “Aduc droghe” con i dati ufficiali del Ministero della Salute, dell’Organizzazione mondiale della Sanità e dell’Unione Europea.
Decessi ogni anno nel mondo
1,8 milioni (alcool) 0 (cannabis)
Decessi ogni anno in Italia
40.000 (alcool) 0 (cannabis)
Giornate di lavoro perse in Italia
25 milioni (alcool) 0 (cannabis)
Costi (sanità e produttività)
10 miliardi di Euro (alcool) 0 (cannabis)
Violenza ed abuso in famiglia
sì (16% abusi su minori) (alcool) no (cannabis)
Questi sono dati ufficiali, noi continueremo ad occuparci di enogastronomia, di degustazione e consumo consapevole sicuri che la cultura e la conoscenza siano la strada giusta per vivere in armonia con il mondo e la natura. Per questo consiglio sempre di consumare le sostanze con moderazione e puntare piuttosto sulla qualità del vino, della cannabis, ma anche del cibo a cui dedicheremo più spazio nei prossimi numeri, perché mangiare bene è importante per il proprio corpo e per madrenatura.
Citiamo con piacere un bel libro, un tascabile di 50 pagine dal titolo “Quando l’hashish si incazzò col vino” una raccolta di scritti classici dove vino e hashish si danno battaglia verbale e fisica. Chiudiamo con una frase tratta dal suddetto libro: “avendo considerato in tutto e per tutto i suoi effetti, io non posso trovarvi altro rimprovero che quello di chiamarsi hashish”.