L’EIHA all’Europa: “Il limite di THC allo 0,2% è un serio svantaggio”
L’Associazione europea per la canapa industriale (EIHA) ha nuovamente invitato l’Unione europea ad ammorbidire i limiti di THC per le varietà di canapa industriale decisi 1999.
«L’EIHA chiede dei limiti THC per la canapa industriale che siano razionali ed in conformità con le normative internazionali», si legge in un comunicato dell’associazione che spiega come l’operazione potrebbe «ripristinare la piena competitività dell’industria europea della canapa». L’associazione in pratica chiede un allentamento della restrizione che da 17 anni fissa il contenuto massimo di THC per la canapa industriale allo 0,2% in Europa, mentre i mercati più restrittivi nel resto del mondo hanno in genere un limite dello 0,3%. In Svizzera invece il limite è fissato all’1% di THC, sia per le piante di canapa che per i prodotti alimentari e ad uso umano.
«L’industria alimentare della canapa in Europa ha uno svantaggio competitivo significativo nei confronti dei produttori del Nord America e dell’Asia. Con la crescita dei mercati dei derivati alimentari della canapa, questo problema diventerà ancora più grande negli anni a venire», sostiene l’EIHA.