La legalizzazione come “modello politico efficace”
E ciò che emerge dallo studio Weed Care iniziato a Basilea nel 2023, con il primo studio controllato e randomizzato sui consumatori
“I nostri risultati indicano che la RCL (legge sulla cannabis ricreativa, nda) orientata alla salute pubblica potrebbe essere un modello politico efficace per rendere la cannabis più sicura senza aumentare il consumo di cannabis e i danni correlati. Questi risultati contribuiscono a una politica sulla cannabis basata sull’evidenza e informano i decisori politici, i medici e il pubblico”.
È la principale conclusione a cui sono giunti gli scienziati che stanno seguendo lo studio Weed Care, iniziato a Basile, in Svizzera, nel 2023, dopo il lancio della legalizzazione sperimentale in diverse città e che vede impegnati il Dipartimento Dipendenze del Dipartimento della Salute del Cantone di Basilea Città, l’Università di Basilea, le Cliniche Psichiatriche Universitarie di Basilea (UPK) e i Servizi Psichiatrici di Argovia.
LEGALIZZAZIONE: IL PRIMO STUDIO RANDOMIZZATO SUI CONSUMATORI DI CANNABIS
“Non è mai stato condotto uno studio controllato e randomizzato come questo prima d’ora”, sottolinea la Dott.ssa Lavinia Baltes-Flückiger, vicedirettrice dello studio presso i Servizi Psichiatrici di Argovia e autrice principale dello studio recentemente pubblicato su Addiction.

I risultati preliminari e osservazionali, pubblicati poco tempo fa, sottolineavano che ai partecipanti viene regolarmente chiesto di raccontare il loro comportamento di consumo durante lo studio e di descrivere la propria salute fisica e mentale. “Finora non ci sono stati eventi avversi e nessuna rilevazione di polizia”, avevano riportato le autorità, sottolineando che nei primi due anni dello studio sono stati venduti complessivamente 87 chilogrammi di cannabis, per un valore di mercato stimato in 900mila franchi svizzeri.
Durante i primi due anni dello studio è stata osservata una diminuzione dei disturbi psicologici tra i circa 300 partecipanti. Sono diminuiti sia i sintomi di ansia che i sentimenti depressivi ed è stata segnalata anche una riduzione dei comportamenti di dipendenza.
Nella nuova pubblicazione viene evidenziato che: “L’accesso legale alleggerisce il carico di lavoro dei consumatori”, spiega il responsabile dello studio, il Professor Marc Walter dell’Università di Basilea e dei Servizi Psichiatrici di Argovia. Gli autori riportano anche che il consumo problematico è leggermente diminuito nel gruppo con accesso legale alla cannabis e che, nel sottogruppo di persone che facevano uso di altre droghe “l’uso problematico di cannabis ha registrato un calo significativo”.
Inoltre, lo studio è riuscito a dissipare i timori che la legalizzazione potesse esacerbare i sintomi psicopatologici associati al consumo di cannabis, oltre al consumo stesso: dopo i primi sei mesi, non è stata riscontrata alcuna differenza tra i due gruppi di studio in termini di depressione, ansia o altri sintomi.