Legalizzazione? “Mai!”, secondo il governo
Sanremo è stata l'occasione per l'ennesima polemica sulla cannabis, con il governo che dice che non la legalizzerà mai
“Il nostro governo non legalizzerà mai la cannabis e nessun tipo di droga”. È la risposta lapidaria di Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera all’appello di Fedez e J. AX dal palco di Sanremo, che, rivolgendosi direttamente al presidente del consiglio Giorgia Meloni, avevano appunto urlato al presidente di renderla legale.
“Riteniamo che la cannabis sia una droga a tutti gli effetti e che possa provocare seri problemi a chi la consuma”, ha continuato il deputato spiegando il suo punto di vista: “Troppi ragazzi la usano abitualmente, persuasi da un mondo culturale e artistico che la dipinge ingiustamente come una sostanza innocua”, prima di ricordarci che: “Molti esponenti della nostra maggioranza, come Maurizio Gasparri, sono impegnati anche con associazioni che si battono contro ogni dipendenza”.
LA SUPERCAZZOLA CONTRO LA LEGALIZZAZIONE
Ed è arrivato a questo punto che, per spiegare le posizioni del partito, si lancia in una supercazzola che ancora stiamo cercando di decifrare: “Non regge nemmeno il discorso della sottrazione di un business alle mafie sia perché esse sono attive soprattutto nel mercato della cocaina e delle droghe sintetiche, sia perché le organizzazioni criminali sarebbero pronte ad abbassare i prezzi in qualsiasi momento”.
Insomma, secondo il vice-capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, non è vero che togliere il controllo della cannabis alle mafie (che la vendono in regime di monopolio guadagnando miliardi di euro ogni anno) toglierebbe loro guadagni perché già fanno soldi con la cocaina e altre sostanze. E poi perché sarebbero pronte ad abbassare i prezzi. Ma qualcuno della maggioranza di governo si rende conto dell’assurdità di queste affermazioni? Lo stato abdica alle sue funzioni di tutela dei cittadini dichiarando che con le mafie hanno già perso in partenza.
Molto meglio Gianni Morandi che, a una domanda sul tema in conferenza stampa, ha fatto una battuta dicendo che, non avendola mai fumata, la deve provare, prima di ricordare che l’uso terapeutico è già autorizzato. Tra le risatine delle persone presenti in sala ha detto però una cosa importante: che chi la vuole usare la usa, perché si trova facilmente. Che significa? Che tutti in Italia sappiamo che la cannabis è già presente nella società e mantenere lo status quo significa solo nascondere un problema sotto al tappeto (mentre le mafie ci guadagnano, eccome). Legalizzarla sarebbe un esercizio di responsabilità davanti ai giovani, che in queste occasioni sembrano stare così tanto a cuore alla destra, e a tutti i cittadini.
Mentre da noi la destra si esprime per slogan e frasi fatte, senza mai analizzare il merito delle questioni, la Germania ha annunciato il proprio piano per la legalizzazione della cannabis, non solo in ottica economica, ma anche sociale. Lì, come in tanti altri paesi del mondo, il registro è cambiato. “Mi preoccupo di proteggere e aiutare le persone, non di punirle. Con la vendita controllata e regolata della cannabis in Germania, faremo la storia europea”, ha sottolineato il commissario per le droghe tedesco dopo la presentazione della legge. Una decisione che avviene, per fare un altro esempio, dopo che l’Oregon è diventato il primo Paese americano ad aver depenalizzato l’uso di tutti gli stupefacenti, come in Europa ha fatto il Portogallo ed ora ha iniziato a fare il Canada.