Legal Weed: supportare il settore per una nuova economia sostenibile
Gli ultimi dati ISTAT parlano chiaro: la crisi sta colpendo le categorie già storicamente svantaggiate. La disoccupazione giovanile sfiora il 30% e dei 101mila posti persi a dicembre la quasi totalità sono donne.
In questo contesto è più che doveroso abbandonare le ideologie e investire su settori che potrebbero dare occupazione e indotto: parliamo del settore della cannabis light, che si inserisce perfettamente nel solco del Green New Deal e potrebbe mettere l’Italia in testa a una nuova economia sostenibile. È un settore che incentiva l’agronomia e porta a riconvertire e lavorare in quei campi spesso abbandonati. Un’attività completamente legale e in espansione che già oggi conta centinaia di aziende attive e un indotto di oltre 10mila addetti e che aspetta dalla politica l’ultima norma necessaria, quella che regolamenta l’uso umano del fiore di canapa; operazione che è già avvenuta in molteplici stati in Europa e che consentirebbe di sbloccare gli investimenti, aprire alle assunzioni e generare indotto.
I presupposti ci sono già tutti, abbiamo tecnologie, reti produttive e distributive, nonché persone esperte e riconosciute a livello internazionale: fra di loro il varesino Giovanni Rossi, giovane imprenditore che, grazie all’intuizione avuta nel 2016, è riuscito a creare e fare di Legal Weed e delle sue associate una realtà che si è affermata come una delle aziende più grandi nel panorama italiano e globale. Oggi Legal Weed è attiva su 8 mercati internazionali (Uk, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Grecia, Belgio e Polonia) dando lavoro a centinaia di giovani sul nostro territorio, a decine di aziende agricole sparse su tutta la penisola, oltre che a tecnici, legali, agronomi, laboratori di analisi, aziende dedicate al packaging e a tutti gli attori di una filiera che annualmente genera un indotto di diversi milioni di euro.
Il settore della cannabis light e dei suoi derivati infatti, secondo le ultime stime del MEF, potrebbe portare nelle casse dello Stato, sotto forma di introiti fiscali, l’incredibile cifra di 950 milioni di euro l’anno: risorse fondamentali che potrebbero essere reinvestite in sanità pubblica e istruzione.
Per il 2021 il progetto di Legal Weed è quello di accompagnare il settore italiano, migliorare e ottimizzare le varie filiere di lavorazione della canapa e introdurre nuovi sistemi di qualità e tracciamento – come ad esempio le confezioni anti manomissione, proprio per preparare il terreno per la fioritura di un nuovo settore economico strategico per l’Italia.