L’Ecuador riconosce i matrimoni gay: “Tutte le persone sono uguali”
La Corte costituzionale dell’Ecuador, con 5 voti a favore e 4 contrari, ha emesso una sentenza storica a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso partendo dal principio che tutte le persone sono uguali.
La piccola nazione sudamericana si aggiunge così ad Argentina, Brasile, Colombia, Costa Rica e Uruguay nel riconoscere la legittimità del matrimonio omosessuale.
Il Paese latinoamericano fu il primo, nel 1998, ad includere nella sua Costituzione l’orientamento sessuale tra le categorie protette contro la discriminazione. Solo un anno prima, aveva depenalizzato l’omosessualità. Dal 2015, ha riconosciuto de facto le unioni civili per le coppie dello stesso sesso e ora, con la sentenza della Corte costituzionale, si apre la strada verso la riforma di legge vera e propria. Una strada comunque non semplice perché in Ecuador la Chiesa svolge un ruolo molto rilevante e la popolazione è fortemente divisa tra il sostenere l’avanzamento dei diritti civili e il rispetto dei valori tradizionali.
La Corte ha dichiarato che si tratta di un passo importante contro la discriminazione.
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