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L’ecopelle senza solventi che si ricava dagli scarti della canapa

L’ecopelle senza solventi che si ricava dagli scarti della canapa

È la prima ecopelle che nasce dalla canapa e la prima al mondo realizzata interamente con le materie di scarto sviluppate nella sua coltivazione: non solo, perché l’intero processo produttivo non prevede l’uso di solventi tossici né la realizzazione di scarti non riciclabili. Parliamo di Napee, un prodotto tessile innovativo creato da Alessandro Fabbri e Giuseppe Guido che ha prerogative similari alla pelle mantenendo la traspirabilità.

Siete la prima ecopelle al mondo in canapa?
Ad oggi Napee è il primo tessuto spalmato al 97% green, e cioè un biopolimero a base di oli naturali con un 20/30% di canapa. I prossimi passi mirano allo sviluppo di altri due tessuti innovativi in un mix di piante e minerali.

Come e dove viene prodotta la vostra ecopelle?
Napee è un tessuto accoppiato. Si sviluppa attorno a delle economie circolari, per il momento nel territorio del nord Italia dove le collaborazioni con diverse realtà hanno portato alla creazione di questa ottima alternativa alla pelle o alla finta pelle. La filiera di produzione parte dalla selezione del canapulo, collaborando con società che lo coltivano in varie zone d’Italia coprendo quasi tutto il territorio nazionale. Si passa successivamente alla lavorazione della polvere di scarto del canapulo per creare delle biomasse micronizzate che nella parte finale del processo verranno trattate tramite spalmatura e accoppiamento generando il materiale finale. Le aziende a cui ci appoggiamo sono le uniche in Italia a lavorare con macchinari all’avanguardia che non usano solventi.
I polimeri utilizzati sono di nuova generazione ed in parte biodegradabili. La ricerca ora è mirata verso dei biopolimeri costituiti direttamente dalla canapa in modo da chiudere la nostra filiera circolare con un assorbimento di CO2 in tutto il suo ciclovita. Napee si presenta quindi come un’ecopelle di origine naturale che mantiene intatte le proprietà intrinseche delle biomasse che utilizza, modificandole in un prodotto ecosostenibile con proprietà termoregolabili e antibatteriche.

Con quali procedimenti e macchinari?
Napee viene realizzato con un impianto di spalmatura tecnologicamente innovativo basato sull’impiego di resine bicomponenti poliuretaniche, formulate secondo molteplici ricette studiate espressamente per il nuovo processo produttivo in totale assenza di solventi. Pensate all’inquinamento generato da un processo di spalmatura tradizionale dove il 70-80% della materia prima lavorata è costituita da solventi più o meno tossici.
Ora immaginate un’azienda che inventi una tecnologia in grado di realizzare gli stessi prodotti con un processo produttivo senza solventi a impatto ambientale zero e con un vantaggio in più: la riduzione dei consumi energetici del 70%. Utilizzare Napee significa anche eliminare CO2 dall’atmosfera per l’intero ciclo di realizzazione dell’oggetto. Il bilancio finale di CO2 è negativo, nell’intero processo non c’è produzione di anidride carboni- ca e tutti gli elementi di scarto sono riciclabili.

Utilizzate fibra italiana?
Napee segue le biomasse in tutto il mondo e proprio per una ragione ambientale in Italia il prodotto definitivo avrà canapa italiana, in Francia sarà francese e così ovunque ci sia esigenza del tessuto Napee.

Con quali grandi marchi moda e automotive avete accordi?
Ad oggi i contatti sono molti, abbiamo interesse dalla Francia automotive APM (attualmente l’unica a lavorare con un economia circolare, inserendo fibre di canapa per le parti interne delle auto). In Italia siamo in relazione con diverse realtà della moda e del design, avendo tra i nostri finanziatori Furio Piermarioli, il quale da anni è inserito nel grandi mondo della moda, ma per ragioni di riservatezza non possiamo dare altre informazioni.

Oltre moda e automotive dove potrebbe essere utilizzato il vostro prodotto?
Napee si propone come sostituto alla pelle e alla finta pelle con soluzioni tecniche di altissimo spesso- re e soprattutto totalmente green è possibile spaziare nei più vari campi: dalla nautica agli accessori, borse , scarpe, sedili, divani ecc.

Avete già il prodotto finale?
Sì. Il prodotto Napee può anche essere modificato in diverse formule, e diversi aspetti, per garantire molteplici utilizzi del tessuto. Una volta individuate le specifiche più idonee al caso il prodotto finito può essere disponibile in breve tempo.

Che differenza c’è tra tessuto canapa e ecopelle canapa?
Diciamo che ecopelle di canapa è un po’ semplificativo. Nel senso che ciò che abbiamo creato non è un semplice tessuto spalmato ma un vero e proprio tessuto basato sulla ricerca mirata di ottenere un prodotto a impatto zero, garantendo un economia circolare nel territorio, eliminando viaggi delle materie prime e con un assorbimento di CO2 negativo.

a cura di Romanda De Micheli

L’ecopelle senza solventi che si ricava dagli scarti della canapa

Fonte: canapaindustriale.it



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