L’eco-quartiere tecnologico progettato in India
A Jaypee City, a breve distanza da New Delhi presto sorgerà Hyperion, un villaggio ecosostenibile, un’oasi biotecnologica nata per contrastare l’inquinamento e per garantire il sostentamento quotidiano alle famiglie.
Il nuovo quartiere ipertecnologico si svilupperà in verticale, riproducendo virtualmente la figura della sequoia a cui si ispira, un quartiere-fattoria finalizzato al decentramento energetico e all’auto-produzione del cibo.
Hyperion nasce dalla collaborazione tra gli architetti francesi e l’agroecologista indiano Amlankusum. Un progetto ambizioso, ultraveniristico che coniuga le ataviche potenzialità della terra e i progressi della tecnologia nel tentativo di creare spazi ecologici destinati all’autoproduzione e al miglioramento del generale tenore di vita.
Il progetto prevede la realizzazione di sei torri in legno laminato di trentasei piani. Ogni torre ospiterà ampi terrazzi destinati alla coltivazione idroponica e sul tetto campeggerà un’enorme serra. Una parte delle torri sarà adibita ad abitazioni e per avere sempre a disposizione energia pulita saranno utilizzati pannelli solari e vetrate isolanti. Hyperion ribalta la concezione tradizionale dello spazio per soddisfare le esigenze dei futuri abitanti e per ottimizzare lo sfruttamento di ogni angolo disponibile.
Il nuovo villaggio di un imminente futuro è, dunque, il simbolo di una società che rifiuta lo spreco, aiuta l’ambiente e guarda alla natura da una prospettiva decisamente inusuale.