Le tasse della cannabis per porre riparo alle discriminazioni razziali
I soldi derivati dalle tasse della cannabis saranno utilizzati per un programma specifico teso a migliorare le discriminazioni razziali. Accade a Evanston, sobborgo di Chicago, dove è stato approvato il primo “reparations program”, progettato per compensare i residenti neri per le “discriminazioni codificate”.
I funzionari spiegano che l’iniziativa, pianificata dal 2019, è progettata per affrontare le politiche e le pratiche abitative discriminatorie affrontate dai residenti neri. Il programma da 10 milioni di dollari è stato il primo del suo genere ad essere approvato e sarà finanziato attraverso le entrate fiscali sulle vendite di marijuana insieme ad alcune donazioni.
“Non è sufficiente”, ha detto al Chicago Tribune Robin Rue Simmons, l’assessore che per prima ha proposto il progetto, sottolineando che: “Sappiamo tutti che la strada per la riparazione e la giustizia nella comunità nera sarà un lungo lavoro. Ci saranno molti programmi e iniziative, e più finanziamenti”.
E’ l’ennesima iniziativa messa in campo in Illinois usando il gettito fiscale prodotto dalla vendita di cannabis, visto che, ad esempio, le scuole pubbliche di Peoria, Illinois, ricevono più di 850mila dollari in fondi derivati dalla cannabis come parte del programma statale R3 (Ripristinare, Reinvestire eRinnovare) instituito per aiutare a ricostruire le scuole del sud della città.
A cosa serviranno i fondi?
La risoluzione approvata prevede un fondo iniziale di 400mila dollari che premierà gli individui idonei fino a 25mila dollari. Soldi che potranno essere usati per l’acconto dell’acquisto di una casa, per pagare per riparazioni, miglioramenti o modernizzazioni di una proprietà di Evanston, o ancora per pagare parte del mutuo, gli interessi o le penalità in ritardo sulle proprietà di Evanston.
“Il programma locale di riparazione per l’alloggio riconosce il danno causato ai residenti neri/africani-americani di Evanston a causa di politiche e pratiche abitative discriminatorie e dell’inazione da parte della città”, si legge nella risoluzione e sarà finanziato con una tassa del 3% sulle vendite di cannabis della città.
Una mossa che rappresenta anche uno sforzo per affrontare il declino della popolazione nera della città, che è scesa dal 22,5% della popolazione nel 2000 al 16,9% nel 2017.