Le destinazioni più gettonate dai nomadi digitali
In questi tempi, per certi versi bui, non tutto il male è venuto per nuocere. Infatti, se la crisi economica ha cambiato lo stile di vita di molti, altrettanti sono quelli che hanno colto in questo un’opportunità. Stiamo parlando dei nomadi digitali, coloro che potendo svolgere la propria attività lavorativa da remoto attraverso un computer collegato a Internet, hanno scelto di approfittare di questa condizione per viaggiare, magari in paesi dove il costo della vita è minore. Dopotutto, per il committente non fa differenza da dove la mansione venga svolta, l’importante è che il risultano sia in linea con la richiesta. Giornalisti, social media manager, programmatori, informatici, traduttori e via discorrendo, insomma chi non è costretto a un lavoro stanziale, si trasferisce ora qua ora là, arricchendo la propria vita di esperienze frutto di una libertà di movimento prima inimmaginabile.
La nutrita community dietro a nomadlist.com infatti non sta mai ferma e condivide le informazioni sulle città dove spostarsi e trovarsi meglio. I parametri a determinare la classifica sono il costo della vita, la facilità di accesso a Internet, la sicurezza, una buona rete di mezzi pubblici e il benessere dei cittadini assicurato. Completano il quadro e regalano punti il clima mite, un tasso di inquinamento sostenibile e una serie di altri parametri che i nomadi digitali tengono in considerazione prima di scegliere la prossima tappa. Nel momento in cui scriviamo, l’Italia non è tra queste: Trento, la prima città della Penisola nella lista, è solo al 119esimo posto.
A guidare la top ten c’è Budapest, mentre Berlino, al decimo posto, la chiude. In mezzo alle due capitali europee, la classifica, salvo Belgrado e Lisbona, pesca fuori dal Vecchio Continente: ecco quindi avvicendarsi le destinazioni più gettonate da chi lavora viaggiando in Thailandia, Taiwan, Indonesia, Messico e Colombia, località che a seconda della stagione o della situazione politica possono guadagnare o perdere posizione. Ma in fondo non è dal piazzamento che discendono le preferenze perché la curiosità di un viaggiatore è inesauribile. Provate a scorrere le città su Nomad List, in men che non si dica sarete alla ricerca di quelle il cui nome vi suona più strano. Ed è giusto che sia così. Buon viaggio e buona vita.