Le bugie fanno male, ma la verità ci sta uccidendo tutti (Prima parte)
“Loro si definiscono umani e abitano il pianeta chiamato Terra. Questa è una specie che si considera al di sopra delle leggi di Madre Natura e dell’Evoluzione. Le loro azioni e la loro relazione con le materie prime che si trovano sulla Terra, sono guidate dall’interesse per il profitto personale con poca o nessuna importanza delle conseguenze che si ripercuotono sul pianeta.”
Riuscite ad immaginare come potrebbe vederci un alieno se dovesse arrivare oggi sulla Terra?
Soltanto durante lo scorso anno, in un’era dove i computer, la tecnologia e i progressi nella ricerca scientifica dominano, i due più grandi ed economicamente avanzati paesi del mondo, non sono riusciti ad affrontare due epici disastri che hanno afflitto il mondo.
L’America non è riuscita a tagliare i rifornimenti di petrolio che sfrutta per i suoi bisogni energetici, e il Giappone sta avvelenando l’intero pianeta con la radioattività. Sono paesi che hanno dichiarato di aver installato misure di sicurezza per le più improbabili ed inattese situazioni… con molti dispositivi di sicurezza in caso di malfunzionamenti, per prevenire catastrofi mondiali come quella di Chernobyl! Presumibilmente dovremmo aver imparato la lezione, come le due bombe sganciate sulla popolazione giapponese durante la seconda guerra mondiale, ma è possibile che l’uomo dimentichi così facilmente?
Ci sono molte domande pertinenti da sottoporre al Consiglio per il Nucleare che diede il permesso al Giappone di costruire in un luogo dove le placche tettoniche sono attive come un branco di elefanti che pattinano sul ghiaccio appena formato. E intendo anche domande come il programma nucleare dell’Iran su cui pretendono di avere autorità. Sarebbe un po’ un ossimoro definirla Tecnologia Nucleare visto che utilizzare il termine “tecnologia” implica il fatto di conoscere il funzionamento prima di utilizzarla. Non possiamo dire di capirci molto a proposito di quello che abbiamo permesso accadesse sul pianeta e nemmeno posso dire di capire cosa intendono quando parlano di fonti di energia a basso costo, pulite e non inquinante. Questo errore è già stato commesso molte volte e sembra andare peggio di volta in volta. Non è quello che ci si aspetterebbe da qualcuno che impara dai propri errori! Il Giappone ha a che fare con tre reattori, non uno come Chernobyl… è quindi il momento di confessare e smetterla di mentire e iniziare a dire la verità: nessuno conosce le conseguenze!
La British Petroleum ha riversato una quantità spropositata di una sostanza oleosa nera nell’ecosistema incontaminato delle acque degli Stati Uniti settentrionali avvelenando e uccidendo indiscriminatamente animali e creature marine e chissà cos’altro. Come facciamo a sapere quali sono le conseguenze se non è mai successo prima? Come facciamo a credere che le persone che installano le misure di sicurezza possano proteggerci? Come possiamo spendere tutti i soldi che risparmiamo con l’energia a basso costo se non rimane un pianeta dove farlo?
Le crepe nella crosta marina che gli uomini hanno provocato per trivellare nel nome delle tasse governative e del profitto delle compagnie che ci forniscono le automobili, sono come affogare nei nostri stessi corpi, con i polmoni perforati che lentamente spremono la ricchezza che una volta respiravano. Nessuno si interroga sulle prove scientifiche e i metodi su cui si basano questi progressi. Nessuno sulla terra è innocente. Siamo tutti collegati e dipendiamo l’uno dall’altro, anche se così non sembra. Non è abbastanza puntare il dito contro qualcuno e tornare alla routine delle nostre vite pensando che non ci riguarda perché è lontano. Questo comportamento sembra appartenere ai politici che vogliono il tuo voto, che non si interessano al tuo benessere.
Pensate che il petrolio e il nucleare esistono solo da 150 anni. Non serve essere uno scienziato nucleare per capire che abbiamo accelerato la rovina e appesantito il fardello di un pianeta che, in teoria, amiamo. Come abbiamo fatto a sbagliare così tanto e a perderci sulla strada che portava ai nostri sogni? Si sono tutti addormentati al volante di questa “enorme automobile”? Oppure il sistema bancario e finanziario ci ha distratti per “un attimo”? Veramente pensiamo che le banche siano in grado di rispondere alle nostre chiamate e superare le leggi della natura? In questo momento sento il peso di domande alle quali non c’è risposta, che solo l’anno scorso mi sembravano diverse. Questo non mette sotto buona luce il profitto e il sistema monetario, vero?! Non per gettare sale sulla ferita, ma il resto del mondo ha affrontato tsunami, terremoti, tornado, inondazioni, incendi e una bancarotta quasi fatale. Il mondo si sta dissanguando alla grande su tutti i livelli e noi siamo tutti da biasimare perché abbiamo accettato tutte quelle regole nella nostra vita confidando che ci dicessero la verità.
Il punto è che nessuno sa, e noi stiamo imparando per tentativi ed errori. L’economia non ha alcun valore quando bisogna sacrificare tutte le cose che i soldi non possono comprare come la nostra aria fresca, l’aria pulita e un terreno solido. Stiamo vivendo un’illusione e ci sta portando verso una caduta a meno che non ci svegliamo e risolviamo i problemi alla radice.
Le leggi dell’uomo sembrano riflettere i valori sbagliati e non considerano per niente il valore di Madre Natura. Visto che il sistema Natura sta per raggiungere un punto nel quale tutti soffriremo, è il momento di prendere posizione. Abbiamo bisogno di sapere che la nostra conoscenza e la nostra tecnologia sono a beneficio nostro e dell’ambiente. E dobbiamo essere onesti nel rispondere alle domande su cose nuove, a valutare se i rischi superano o no i benefici.
La sola accettazione non è più sufficiente per me, per i miei tre figli e per mia moglie. Desidero fare qualcosa di positivo per rettificare la posizione in cui ci troviamo. Io credo fermamente nella cannabis terapeutica e i benefici personali senza guadagni materiali sono un’alternativa migliore per il nostro futuro, quello in cui dovremmo lasciare ai posteri un mondo migliore di come lo abbiamo trovato. Le industrie attorno alla cannabis non possono più essere ignorate. Il livello di disoccupazione è critico, le emissioni di CO2 sono immense e il bisogno di un domani più verde, dove le piante offrono un’alternativa, deve essere preso in considerazione. L’incarcerazione ingiusta delle persone di tutte le età per uso di Cannabis non serve a nessuno e a nessun Paese. In breve, dobbiamo crescere e riconoscere cosa ci è di aiuto e cosa no.
Se, come specie, noi esseri umani siamo riusciti ad avere, negli ultimi 150 anni un impatto così disastroso con la rivoluzione industriale, allora è meglio svegliarci e bere un caffè, perché, continuando di questo passo, commetteremo un suicidio di massa!
Non pretendo di essere un politico e non desidero esserlo, ma il mio contributo al mondo può essere positivo e se lo facciamo tutti allora il mondo può diventare un posto migliore. La corsa al profitto e al guadagno monetario deve cessare di essere la nostra priorità. Dobbiamo mettere il nostro pianeta e la sua salute al primo posto.
E’ troppo tardi per essere pessimisti, bisogna agire ora!