Le alghe marine possono ridurre le emissioni di metano del bestiame
Un recente studio pubblicato su Plos One da un team di ricercatori statunitensi e australiani sostiene che aggiungere delle alghe nel mangime per bovini potrebbe ridurre fino all’82% le emissioni di metano prodotte dai bovini da carne. Un risultato che potrebbe aprire la strada alla produzione sostenibile di bestiame in tutto il mondo.
La principale autrice dello studio Breanna Roque, del Department of animal science dell’UC – Davis, dice che: «Questo potrebbe aiutare gli agricoltori a produrre in modo sostenibile la carne bovina e i prodotti lattiero-caseari di cui abbiamo bisogno».
All’UC – Davis ricordano che «I gas serra sono una delle principali cause del cambiamento climatico e il metano è un potente gas serra. L’agricoltura è responsabile del 10% delle emissioni di gas serra negli Stati Uniti e la metà di queste proviene da mucche e altri ruminanti che eruttano metano e altri gas durante il giorno mentre digeriscono foraggi come erba e fieno». Dato che i bovini sono la principale fonte agricola di gas serra, sempre più studi evidenziano che, se vogliamo davvero limitare il riscaldamento globale, dovremmo mangiare meno carne. Invece, questo studio punta sulla nutrizione del bestiame: «Solo una piccola parte della terra è adatta alla produzione agricola. Molta più terra è adatta solo al pascolo, quindi il bestiame svolge un ruolo fondamentale nell’alimentazione dei 10 miliardi di persone che presto abiteranno il pianeta. Poiché gran parte delle emissioni di metano del bestiame proviene dall’animale stesso, la nutrizione svolge un ruolo importante nella ricerca di soluzioni».
I risultati di un gruppo di assaggio della carne dei bovini allevati con le alghe non hanno rilevato differenze nel sapore della carne di manzo nutrito con alghe rispetto a un gruppo di controllo. Test simili con bovini da latte hanno dimostrato che le alghe non hanno alcun impatto sul gusto del latte. Inoltre, gli scienziati stanno studiando modi per coltivare il tipo di alghe Asparagopsis taxiformis che il team ha utilizzato nei test. Infatti, in natura non ce ne sono abbastanza per un loro utilizzo esteso negli allevamenti.
Un altro problema è come fare a dare questi integratori alle alghe al bestiame che vive allo stato brado nei pascoli.