LapianTiamo incontra Nichi Vendola
21 settembre 2013: una data che sarà ricordata perché vede l’unione in matrimonio del presidente e del tesoriere di LapianTiamo, Lucia e William. Urlavamo lunga vita a Dolce Vita ed Enjoint che ci avevano aiutato a realizzare l’acquisto del terreno su cui sorge il primo Cannabis Social Club d’Italia, oggi gridiamo anche lunga vita a Willy e Lucia e tanti auguri per il loro matrimonio!
Tempo fa abbiamo avuto l’occasione di incontrare Nichi Vendola in un dibattito sulla canapa e dopo una serie di interventi sull’utilità della pianta nei vari settori c’è stato l’interessante dialogo tra i membri del direttivo LapianTiamo e il presidente della Regione Puglia che ha sostenuto le motivazioni della nostra associazione ed ha spinto sull’utilità di una ricerca scientifica che, in un mondo “tossicodipendente” (tv, fiction, farmaci e videopoker), riesca a modificare l’atteggiamento delle nostre società nei confronti della canapa. Siamo fieri di essere stati definiti “un gancio importante” e di essere riusciti a dare credibilità all’esercito di persone (parole dello stesso Vendola) che da anni dichiara di ottenere benefici da questa pianta. Prendiamo atto della sua vicinanza e apprezziamo quando afferma che, data l’evidenza degli studi scientifici conclamati in tutto il mondo, è disponibile a investire su di noi grazie soprattutto al circuito di consensi che ci siamo creati intorno. Una realtà all’interno di un primo piccolo cerchio dei tanti che compongono la società che potrà contare sull’appoggio delle istituzioni per velocizzare l’approvvigionamento di canapa terapeutica.
Parlando quindi di studi scientifici riportiamo uno stralcio di un’intervista pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno di Lecce fatta al dottor Alessio Mercurio, neuroimmunologo e ricercatore che affianca LapianTiamo, in cui parla degli effetti positivi dei cannabinoidi su spasticità e disturbi urinari.
Quali sono i benefici dell’uso dei farmaci cannabinoidi in persone come Lucia? L’effetto sintomatico dei cannabinoidi su spasticità, disturbi urinari e dolore nella sclerosi multipla è ampiamente suffragato dalla letteratura scientifica. Questi farmaci, in dosaggi superiori a quelli impiegati nel trattamento sintomatico, sembrano avere un effetto immunomodulante sia in studi di laboratorio, sia in casistiche cliniche, peraltro ancora di numerosità limitata. Lucia è affetta da una forma secondariamente progressiva della malattia, con andamento piuttosto severo. In coincidenza temporale con l’inizio dell’impiego di cannabinoidi, alcuni anni fa, si è avuta una stabilizzazione dei parametri clinici e di risonanza magnetica con arresto della progressione e assenza di ricadute, persistenti al momento attuale.
I cannabinoidi potrebbero essere efficaci anche in altri contesti patologici? Numerose sono le evidenze di efficacia anche in altre patologie: dalle malattie autoimmunitarie e infiammatorie, in senso generale, alle malattie neurodegenerative. Nelle patologie neoplastiche, oltre ai noti effetti su dolore, anoressia e cachessia, emerge dalla letteratura scientifica più recente un possibile ruolo dei cannabinoidi nell’inibizione della proliferazione neoplastica e della neoangiogenesi.
Quali sono le ultime novità della ricerca? Questi farmaci modulano l’attività della “glia” (cellule di sostegno nel sistema nervoso) con effetti che favoriscono la plasticità sinaptica e la riparazione delle terminazioni nervose danneggiate. Questo spiegherebbe il beneficio riportato in alcune malattie neurodegenerative, fra cui Sla e parkinsonismi, oltre alla Sclerosi Multipla, nella quale la progressione del danno ha natura in parte infiammatoria e in parte degenerativa. Anche in quest’ambito i dati sono tuttavia limitati e non sistematizzati.
Intervista a cura di Pierangelo Tempesta
Direttivo LapianTiamo