Le classiche lampade di crescita (HID, incandescenza, fluorescenza), utilizzate per coltivazioni indoor, producono una luce con lunghezza d’onda da 380 nm (lampade UV) a circa 880 nm (lampade a infrarossi).
Le piante utilizzano lunghezze d’onda da 400 nm (luce blu) a 700 nm (luce rossa) dunque tutte le normali lampade di crescita emettono una buona parte di luce che le piante non sfruttano efficacemente.
Vi sono inoltre altri svantaggi nell’uso di lampade normali quali: il calore emesso che impedisce di collocare la fonte di luce troppo vicino alle piante, un elevato consumo energetico e la durata del bulbo.
Da pochi anni si stanno sperimentando coltivazioni indoor con lampade a LED (Light Emitting Diode), li ha utilizzati anche la NASA per illuminare colture idroponiche nello spazio! I led invece consumano pochissimi Watt, hanno una durata di vita operativa altissima fino a 20 anni, emettono poco calore e quindi possono stare vicini alle cime ma soprattutto operano a tensioni molto basse.
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