La Toscana sarà la prima regione d’Italia a bandire il glifosato
La Toscana si appresta a diventare la prima regione d’Italia a vietare l’uso di glifosato su tutto il suo territorio anticipando di un anno le disposizioni imposte dall’Unione Europea sullo stop al pesticida, provvedimento che entrerà in vigore nel 2022.
Il glifosato che la IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha individuato da diversi anni come sospetto agente cancerogeno, è al centro di numerosissime cause in tutto il mondo che vedono l’erbicida alla base di prodotti come Roundup e Ranger Pro, di proprietà di Monsanto-Bayer, sul banco degli imputati.
Il primo passo della Regione sarà quello di vietare l’utilizzo di glifosato nell’arco di 200 metri dai pozzi d’acqua destinata all’uso potabile, nelle zone di salvaguardia e nelle aree extra-agricole come le scarpate e lungo i binari ferroviari. Già nei prossimi mesi creerà anche un marchio che operatori agricoli e Comuni potranno inserire sui prodotti e sui parchi e giardini comunali non trattati col glifosato e per realizzarlo sarà lanciato un concorso di idee nelle scuole.
Sono inoltre previsti incentivi economici per chi utilizzerà metodi biologici, con uno stanziamento regionale di 15 milioni di euro allo scopo di aumentare i terreni biologici presenti nella regione dal 25 al 30%.
Ma la regione non interverrà solamente sul glifosato perché attraverso una revisione e aggiornamento delle sostanze ammesse in agricoltura regolamenterà in modo più chiaro e restrittivo l’uso di diverse altre sostanze pericolose, soprattutto a ridosso di zone più sensibili come corsi d’acqua e pozzi.