La Toscana approva nuova norma sulla cannabis: potranno prescriverla anche medici di base
Un nuovo disegno di legge sulla cannabis terapeutica è stato approvato dalla Commissione sanità e politiche sociali della Regione Toscana, la principale novità è la possibilità che la cannabis sia prescritta anche da ogni medico di base, seguendo il piano terapeutico di uno specialista. La nuova norma – proposta da Monica Sgherri (Prc) e passata con l’approvazione del centro-sinistra e l’astensione del centro-destra – arriverà nell’aula del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva il 10 febbraio.
“Le cure a base di cannabis saranno interamente coperte dal Servizio Sanitario regionale – ha dichiarato a Dolce Vita il presidente della commissione Marco Remaschi (Pd) – e quindi saranno completamente gratuite per gli aventi diritto”. La cannabis secondo il piano regionale continuerà ad essere distribuita dalle farmacie ospedaliere, in questa prima fase attraverso l’importazione dall’Olanda, “ma aspettiamo di poterla coltivare attraverso l’Istituto farmaceutico militare di Firenze appena arriverà il via libera definitivo del Ministrero, una procedura che ci permetterà di risparmiare fino all’80% rispetto all’importazione”, afferma Remaschi.
Il voto del 10 febbraio dovrebbe essere una mera formalità, dato che anche il centro-destra non sembra più intenzionato a fare le barricate contro la norma, come invece fece nel 2012 quando la Toscana fu la prima regione italiana a legiferare sul diritto alle cure a base di cannabis per i malati. “Le prescrizioni saranno possibili per ogni terapia per la quale i medici la reputino necessaria, in base alle nuove conoscenze scientifiche e ai risultati delle sperimentazioni che si stanno conducendo anche all’interno degli Ospedali toscani”, affema Remaschi.