La start up che consegna marijuana per uso terapeutico
I benefici terapeutici della marijuana sono universalmente noti e molti hanno deciso da tempo di investire sulla cannabis per garantire un servizio rapido ed efficace a quanti ne fanno uso.
Meadow è una start up giovane proprio come alcuni studenti della Pennsylvania State University che nel 2014 hanno deciso di unire i loro sforzi per garantire ai californiani una consegna celere della marijuana per uso terapeutico, migliorando la qualità di un servizio già esistente, ma poco efficiente. Illuminante per la genesi della startup è stato l’incontro tra David Hua e Debby Goldsberg, la fondatrice del Berkeley Patients Group, il centro californiano più importante di distribuzione della marijuana per scopi terapeutici. David Hua, con l’entusiasmo e la lungimiranza propri della sua giovane età, costata l’inadeguatezza degli strumenti : i software utilizzati sono troppo vecchi e il carico di lavoro manuale è notevole, i tempi di consegna non vengono rispettati e molti preziosi dati personali dei clienti non vengono adeguatamente conservati in una congerie di carte e indirizzi e-mail ormai inutilizzabili.
A questo punto, si accende una scintilla nella mente di David Hua: perché non prendere spunto da queste falle che inficiano la gestione del sistema di consegne della cannabis per offrire un’alternativa migliore? Da questo momento in poi, si susseguono le intuizioni vincenti e, finalmente nasce Meadow, che non si configura come azienda fornitrice, ma eroga un “servizio sussidiario”. In questo modo sono stati aggirati ostacoli burocratici che avrebbero inevitabilmente rallentato il decollo della startup che nelle prime fasi della sua progressiva ascesa si presenta come una sorta di database di mediazione tra i clienti e i dispensari di marijuana.
Inizialmente, il guadagno si concretizza in una trattenuta del 10%, ottenuta grazie ai nuovi clienti che vengono indirizzati ai dispensari, però a David Hua e soci non basta, è il momento di fare il grande salto: fornire le ricette mediche indispensabili per ricevere la consegna senza scomodi spostamenti. I clienti possono collegarsi via chat agli studi medici autorizzati, in conformità a quanto previsto dalla HIPAA (Health and Insurance Portability and Accountability Act), per ricevere la ricetta via e-mail e ordinare subito il quantitativo di marijuana necessario, con una spesa di 100 dollari. Meadow, però, deve fare i conti con la concorrenza spietata di Eaze che offre lo stesso servizio alla più modica somma di 40 dollari.
Gli studenti che hanno fondato Meadow non si sono certamente persi d’animo e divenuti, ormai, abilissimi nel settore, mirano a offrire un servizio sempre più competitivo, attraverso il ricorso a un software che consentirà l’aggiornamento in tempo reale dei cataloghi e il tracciamento della quantità di marijuana venduta, oltre, naturalmente, ai dati dei clienti abituali. I risultati sono facilmente intuibili, dal momento che i finanziatori della startup hanno investito ben 2,1 milioni di dollari per rendere sempre più competitivo l’astro nascente di Meadow e oscurare così Eaze.
David Hua e compagni da semplici studenti sono diventati intraprendenti uomini d’affari, destinati a incrementare i loro guadagni in un settore che presenta un aumento vertiginoso dei ricavi ottenuti dalla vendita legale della marijuana, quantificabili in 5 miliardi di dollari. David Hua ritiene che proprio il guadagno generato dalla vendita legale della marijuana possa rappresentare un ulteriore e validissimo argomento a sostegno della lotta per la definitiva legalizzazione della cannabis a livello globale e, d’altronde, la prosperità del mercato legale della marijuana non è più un segreto per nessuno.