La Spagna promette e mantiene: il 40 percento dell’energia è rinnovabile
La Spagna ha il progetto più ambizioso d’Europa quando si tratta di rinnovabili: vogliono arrivare al 42% entro il 2030. Ci siamo quasi allora e con più di dieci anni di anticipo!
In totale nel 2018 sono stati generati oltre 92mila gigawatt/ore di energia rinnovabile, con
38mila siti che hanno in totale fornito 46 gigawatt. Il vento è la fonte prinicipale dell’energia e i gestori si chiamano Acciona Green Energy Developments, EDP Energia, Endesa Energia, Gas Natural Comercializadora and Iberdrola Clientes.
Nel 2017 erano al 30% di rinnovabili e dunque hanno fatto grandi progressi in un solo anno arrivando al 40% con le ditte di cui sopra interessate ad espandersi.
La storia delle rinnovabili in Spagna è interessante. Fino al 2010 la nazione era la seconda in Europa per la generazione di elettricità dal sole e dal vento, dietro solo alla Germania. Questo grazie ai sussidi per le rinnovabili che hanno aiutato il mercato a crescere, specie il mercato del sole con particolati specchi concavi che riescono a catturare più energia rispetto ai pannelli normali.
Poi arrivò la crisi e tutto si fermò. Negli anni bui, fra il 2012 e il 2015, le nuove installazioni di impianti solari ed eolici sono state pochissime perché i sussidi erano diminuiti. Nel 2012 venne istituita anche la tassa sul sole, del 7% dell’energia generata, circa 70 euro a famiglia al mese.
Forte fu il sospetto che si volesse punire chi installava pannelli sul tetto per dare ancora un po’ di vantaggi ai petrolieri e generatori di energia sporca.
Le cose cambiarono ancora nel 2015: grazie al collasso dei prezzi dei pannelli solari e le condizioni meteo sempre particolarmente favorevoli, improvvisamente il sole diventò competitivo da solo, economicamente vantaggioso anche senza sussidi e malgrado la tassa del 7%.
Infine nel 2018, il nuovo governo spagnolo ha deciso di eliminare questa tassa ed oggi sono veramente vicinissimi all’obiettivo che si erano dati per il 2030.
È solo questione di tempo dunque, ma il punto è: in che condizioni ci arriviamo al 100% rinnovabili? Come sarà il pianeta quando finalmente saremo al funerale delle risorse fossili? E la flora, la fauna, le temperature, i ghiacci, gli habitat, come saranno?