La scelta: un documentario sulla resistenza comunitaria
Gli ultimi dieci anni della lotta trentennale contro la linea ad alta velocità Torino-Lione da parte del movimento No Tav, attraverso le testimonianze di alcuni attivisti. Questo è in estrema sintesi La scelta, un documentario che, per il tema che tratta, ovvero la resistenza comunitaria, pare fantascienza.
A partire dall’apertura del cantiere di Chiomonte nel 2011, il regista Carlo A. Bachschmidt ha messo in fila i frammenti di una lotta continua mentre il montaggio alterna le bellezze alpine della Val di Susa al freddo cemento del cantiere sottolineando il danno ecologico derivante dalla costruzione del tunnel: atti di sabotaggio come tagliare le reti dei cantieri, blocchi stradali, ogni genere di possibile rallentamento o stop dei lavori per non far arrivare mai in fondo quel che per lo Stato è un’opera strategica.
«Vivere significa scegliere», spiega Nicoletta Dosio, storica attivista del movimento più volte condannata al carcere per la sua disubbidienza civile. Ma cosa serve per scegliere di partecipare a una rivoluzione? Quali ragioni muovono i singoli a formare una solida collettività, anche a costo di compromettere la propria libertà personale? Per La scelta servono tre importanti elementi, ovvero le tre parti in cui suddivide il docufilm: forza, coraggio e gioia.
Probabilmente non basterà il tempo delle nostre vite per vedere la fine di questa storia che è però simbolo di una storia più ampia, quella della libertà che include ogni forma di diritto al dissenso.