“La ricerca sulla cannabis a Rovigo continua”. Il ministero smentisce la chiusura del Cra
“Non c’è alcuna minaccia di chiusura della sede dell’ente Consiglio per la ricerca in agricoltuta (Cra) di Rovigo, unico centro in Italia autorizzato alla produzione di cannabis per uso terapeutico”, lo ha reso noto il ministero delle Politiche agricole in una nota diffusa alle agenzie di stampa, volta a smentire la notizia uscita sabato che annunciava la chiusura del centro di Rovigo, unico in Italia nel quale si effettua ricerca sulla cannabis.
Il Commissario straordinario del Cra, Salvatore Parlato, ha spiegato in una nota che “la prima bozza di riforma del nuovo Ente, ancora in discussione, prevede l’articolazione in 16 sedi principali, compresa l’amministrazione centrale di Roma, e 14 sedi distaccate. Nel caso specifico di Rovigo, già sede distaccata dalla principale di Bologna, le attività di ricerca e di sperimentazione proseguiranno come vero e proprio laboratorio di ricerca”.
In pratica il centro di Rovigo parrebbe solo destinato ad un cambio di denominazione, cosa che però non era specificata nella documentazione resa pubblica sabato, nella quale il Centro veniva destinato alla chiusura. Secondo Parlato: “il cambio di denominazione scaturisce esclusivamente dalla specificità delle attività, che nel caso di Rovigo sono rivolte alla canapa da fibra e per altri usi, tra i quali quello terapeutico”. La nuova organizzazione dell’ente, spiega il commissario, “integra ed estende gli obiettivi strategici sulle colture industriali, tra le quali rientra la canapa, allargando le attività di ricerca, alla valorizzazione ecosistemica nell’ampio contesto dell’uso sostenibile ed efficiente delle risorse naturali”.
In questo ambito, conclude, le ricerche in corso sulla canapa «non solo non saranno ridimensionate, ma potranno avvalersi di ulteriori sinergie, per una più adeguata dimensione scientifica delle strutture di ricerca. La nuova riorganizzazione valorizzerà le grandi professionalità dei ricercatori pubblici in agricoltura e renderà maggiormente efficiente la struttura sotto il profilo economico e amministrativo”.